crocifissione di Cristo

rilievo ca 1455 - ca 1465

n.p

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione/ agemina/ argentatura/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Bardi Donato Detto Donatello (1386 Ca./ 1466)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Bertoldo
    Bottega Di Donatello
    Bottega Tedesca
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il rilievo bronzeo, ricordato dal Vasari e dal Borghini nelle collezioni granducali è rintracciabile negli Inventari medicei a partire da quello del 1560. L'opera passò prima del 1769 nella Galleria degli Uffizi e nel 1870 al museo del Bargello. Nulla di certo sappiamo circa la sua provenienza originaria, anche se sembra abbastanza calzante l'identificazione proposta dalla Civai con una "Historia Domini nostri Jesu Christi de passione in aere comissa cum auro" citata nel testamento di Francesco di Roberto Martelli nel 1529. La critica non ha ancora dato un parere definitivo su tale rilievo. L'attribuzione a Donatello fu rifiutata dal Milanesi che ritenne il bronzo opera tedesca; il Rossi per primo la ricollegò al ricordo vasariano e quindi a Donatello. Tale parere non è stato sempre condiviso dalla critica successiva. Schmarsow e Venturi hanno ascritto la Crocifissione e Bertoldo, considerato invece dal Colasanti solo un aiuto. Schottmüller, Cruttwell e Conti l'hanno invece ritenuta opera della bottega donatelliana, mentre il Janson ha escluso del tutto la paternità sia donatelliana che del suo ambito, ritenendola opera assai tarda tra 1470 e 1480. Tesi opposta hanno sostenuto Planiscig e più recentemente Pope-Hennessy considerando il rilievo come autografo dello scultore fiorentino. Grassi e Castelfranco infine l'hanno ritenuto opera di un seguace eseguita però su disegno donatelliano. Discussa è anche la datazione, la maggior parte della critica considera il rilievo contemporaneo ai pulpiti di San Lorenzo per il grande pathos in esso presente, il Janson invece ha proposto una data più tarda (1470-1480) e il Pope-Hennessy l'ha anticipata al 1453-56 cioè agli anni padovani. Collareta (Eredità 1992) non avanza un pronunciamento sicuro sul possibile autore, ritenendo possibile una esecuzione donatelliana, e in questo caso vedendola come un esempio dello sperimentalismo del grande artista. Rosenauer è d'accordo con la proposta del Pope-Hennessy. Il restauro del 2014 ha riportato in luce numerose parti ageminate in argento e rame dorato, contribuendo a dare maggiore risalto a quel gioco coloristico degli ori e degli argenti che già Pope-Hennessy (1975) aveva evidenziato, mettendolo in relazione con gli ultimi anni del soggiorno padovano del maestro, per affinità tecniche con il Miracolo del cuore dell'avaro dell'Altare del Santo. La Ciseri (in Il corpo e l'anima 2021) sottolinea la straordinaria potenza evocativa della Crocifissione del Bargello, in cui i moti dell'anima sono tradotti in atteggiamenti di intenso pathos. Rowley (in Donatello. Il Rinascimento 2022) data il Calvario tra il 1455 e il 1465, collegandolo quindi alla produzione dell'estrema maturità artistica dello scultore
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900287008
  • NUMERO D'INVENTARIO Bargello Bronzi 443
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
    2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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