motivo decorativo

soffitto a cassettoni, 1472 - 1476

Soffitto scompartito in lacunari esagonali

  • OGGETTO soffitto a cassettoni
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura a tempera/ doratura
  • MISURE Lunghezza: 13.53
    Larghezza: 15.56
  • ATTRIBUZIONI Benedetto Da Maiano (e Aiuti): progetto, parziale esecuzione
    Giuliano Da Maiano (1432/ 1490): parziale esecuzione
    Francione (1428/ 1495): esecuzione doratura
    Del Tasso Giuliano (notizie 1472-1476)
    Rosselli Bernardo Di Stefano (1450/ 1526)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Vecchio
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Vecchio o della Signoria
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'intera carpenteria del soffitto e del fregio fu realizzata nel 1472 quando, con delibera dei Signori e Collegi, fu deciso di dividere il grande spazio delle preesistente "Sala Grande" in due ambienti distinti: l'Udienza e la Sala dell'Oriolo o dei Gigli. La "Sala Grande" corrispondeva perfettamente alla sottostante "Sala dei Dugento" situata al primo piano e fu con un notevole accorgimento tecnico, descritto dal Vasari, che Benedetto da Maiano riusci' a mantenere inalterata la sala sottostante: costrui' il muro di divisione in falso. Lensi riporta che nel corso dei lavori che comprendevano anche i palchi della Sala del Consiglio e dell'Udienza vi furono disaccordi e questioni, tanto che gli operai elessero quattro stimatori per valutare l'opera di coloro che lavoravano ai palchi e "richiedevano piu' del giusto". La spesa sembro' esagerata e non furono neppure trovati in regola i libri. Fu allora prescritta un'inchiesta su tutta l'opera di palazzo, si istitui' per l'avvenire l'ufficio del notaio, si porto' a cinque il numero degli operai e fu deciso il sistema dei concorsi per l'allogazione dei lavori con l'obbligo delle offerte scritte e sigillate da aprire alla presenza dei Signori e Collegi. Al termine dei lavori di ristrutturazione della sala, vi venne collocato il David marmoreo di Donatello trasferito in Palazzo Vecchio dal Duomo, per volere della Signoria, che lo aveva acquistato nel 1416. La sala fu chiamata a lungo anche "Sala dell'Oriolo" perche' nel 1510 vi venne collocato l'orologio eseguito da Lorenzo della Volpaia su commissione di Lorenzo il Magnifico. I documenti relativi alla delibera con cui i Signori e Collegi autorizzarono la costruzione della Sala dei Gigli pubblicati dal Gaye sono dichiarati irreperibili dal Lensi. Il palco del soffitto fu restaurato nel 1910 a seguito della rottura delle corde di due cavalletti e conseguente cedimento del solaio soprastante. Un ulteriore consolidamento fu realizzato durante i restauri del 1955 che portarono in luce antiche mensole di pietra e notevoli resti di decorazioni trecentesca sugli archetti del camminamento coperto soprastante la sala
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900292659
  • NUMERO D'INVENTARIO Palazzo Vecchio, Catalogo delle cose d'arte, n. 830
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1998
    1999
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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