armadio da sacrestia - manifattura toscana (secc. XVII/ XVIII)
Ampio soppedaneo in legno di cipresso; bancone con quattro sportelli verniciati a noce con toppe e chiavi, intercalati da pilastrini su cui si impostano le cerniere e prolunganti all'interno l'ampiezza dello sportello. Al centro degli sporti cornice modanata mistilinea a forma di quadrilatero con gli angoli smussati da una centinatura che racchiude all'interno una formella analoga ornata da una cartella a profilo sagomato mistilineo. I pilastrini presentano uguale cornice modanata stretta e lunga. Sopra gli sporti quattro cassetti con serratura e piano di cipresso verniciato al naturale. Alzata sostenuta da una stretta base d'appoggio formata da quattro piani estraibili con pomellino di ferro su cui si appoggiano cinque mensole formate da due doppie volute parallele molto ampie nella parte superiore. La voluta centrale e quelle agli estremi presentano sulla faccia anteriore una decorazione stilizzata a spighe di grano. Le mensole sostengono la parte superiore formata da sei ante intercalate, come quelle del bancone, da quattro pilastrini e completate da un tabernacolo aperto al centro. Le cornici che ornano gli sportelli sono semplici rettangoli modanati con pomellino centrale in ferro verniciato. La nicchia centrale presenta invece un profilo ad arco fiammato con piccole volute
- OGGETTO armadio da sacrestia
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MATERIA E TECNICA
FERRO
legno/ intaglio/ verniciatura
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MISURE
Profondità: 94
Altezza: 224
Larghezza: 422
- AMBITO CULTURALE Manifattura Toscana
- LOCALIZZAZIONE Prato (PO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'armadio, nonostante la verniciatura di epoca recente della parte superiore, presenta nella decorazione a intaglio e nella tipologia caratteri morfologici unitari che ce lo indicano come un pezzo di buona qualità eseguito tra la metà del Seicento e gli inizi del secolo successivo e rimasto nella sua collocazione originaria. Senz'altro l'arredo è precedente al 1773 quando esso è citato nell'inventario della chiesa nel quale si specifica la sua conformazione "a forma del disegno che è appresso le dette Madri" ciè le suore del Monastero di Chiarito, definite in vari atti padrone della chiesa di Iolo. A conferma che già in origine il bancone era completato dalla sua alzata, il successivo inventario di S. Andrea del 1787 parla di un bancone "con finimento sopra d'armadini d'albero con sua toppe e chiavi"
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900300520
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0