cherubini con simboli della passione e simboli delle Virtù Teologali

calice 1890 - 1890

Calice lavorato. Piede impostato su alto gradino liscio. Cornici modanate con motivi a dentelli e a doppia baccellatura. Corpo lievemente bombato ornato da cartelle ovali con i simboli della Passione entro cartigli. Da questi escono mazzi di spighe. Fusto articolato in nodi dei quali il principale piriforme, caratterizzato da cherubini in forte aggetto. Gli altri nodi sono completamente rivestiti da sottili baccellature. Sottocoppa con orlo modanato recante, entro clipei corniciati da cartigli, i simboli delle Virtù Teologali. Coppa dorata. Il campo di fondo di tutta la decorazione del calice è opacizzato dallo zigrino

  • OGGETTO calice
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura/ bulinatura/ zigrinatura/ fusione/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il calice della fine dell'Ottocento, presenta una tipologia abbastanza consueta, di carattere neorinascimentale, come dimostra la ripresa del nodo ampio decorato e l'ornamentazione con testine angeliche, festoni di fiori e frutti e i cartigli coi Simboli della Passione. Particolarmente curato, in questo oggetto, è il cesello raffinato e minuzioso di ogni motivo, unito alla precisione nella rifinitura opacizzata dei campi di fondo. Ciò differenzia il calice da altri esemplari coevi, nei quali i motivi decorativi di ascendenza tardo cinquecentesca sono realizzati come placchette fuse e saldate, spesso rifinite in modo sommario. Uniche concessioni allo stile ottocentesco sono il gradino alto del piede e la sostituzione nella sottocoppa, dei simboli della Passione con quelli delle Virtù Teologali. Il calice, troppo moderno per essere rintracciabile negli inventari della cattedrale, fu donato - come recita l'iscrizione - da Padre Ludovico Luti a Raffaello Cardini nel giorno della sua ordinazione sacerdotale. Cinquant'anni dopo (25 marzo 1940) il cardini offrì lo stesso calice alla Pieve di Signa, in occasione del giubileo sacerdotale. Un'ulteriore dedicatoria, graffita sotto al piede, ricorda che il calice, nel 1947, venne nuovamente donato da don Cardini ad un'altra chiesa, quella dell'istituto religioso delle suore francescane dell'Immacolata di via Piana a San Vito a Bellosguardo. Non è dato sapere come questo calice sia arrivato in cattedrale: forse il Cardini divenne Cappellano o Canonico del Duomo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900347684
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • ISCRIZIONI sul gradino - A RAFFAELLO CARDINI, SACERDOTE NOVELLO; OFFRE GIUBILANTE P(ADRE) LODOVICO LUTI, IL 25 MARZO 1890 - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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