croce pettorale - bottega fiorentina (?) (secc. XIX/ XX)

croce pettorale post 1922 - ante 1943

Croce pettorale portareliquie a forma di croce latina con quattro pomelli sferici alle terminazioni e doppio anello apicale. Sul verso la decorazione è affidata ad una sobria cornice a cordoncino che ne profila il contorno ed all'iscrizione sul braccio trasversale. All'interno sono contenute alcune reliquie con i relativi cartigli esplicativi

  • OGGETTO croce pettorale
  • MATERIA E TECNICA oro/ fusione/ incisione
  • AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La croce rappresenta un esemplare di quelle di cui possono fregiarsi tutti i canonici del Capitolo fiorentino, grazie ad alcuni privilegi loro conferiti dai Pontefici. Pio VII, infatti, a ricordo dell'apprezzabile condotta dei canonici durante le tristi vicende delle usurpazioni napoleoniche e delle conseguenti limitazioni del potere temporale della chiesa, aveva concesso ai membri del Capitolo Metropolitano di portare "ubicumque" sul petto croci d'oro recante l'iscrizione "Memoriae aeternae PII VII" (Breve "In Summo Apostolatus Apice, Roma 29 novembre 1805), Firenze 8 gennaio 1516). Le croci, sospese a nastri serici di colore violaceo, erano indossate sopra l'abito dei Protonotari Apostolici poichè, in precedenza, Leone X - appartenuto egli stesso al suddetto Capitolo - aveva conferito ai Canonici fiorentini i privilegi dei Protonotari "ad Instar partecipantium", nominati cioè personalmente dal papa (Breve "in Supremo". Secondo quanto attesta un documento allegato all'oggetto, datato 29 agosto 1957, "questa croce fu adoperata dal reverendissimo canonico Cortini Cesare il quale l'ebbe con l'obbligo di passarla al Canonico suo successore. Questi avrebbe dovuto fare lo stesso: prenderla, adoperarla e poi passarla al suo successore". La croce in uso al Cortini, passsò dunque, successivamente ai canonici Giuliano Agresti e Bruno Fuccini. E' possibile che l'esecuzione della croce, vada collocata fra il 1922 (anno della nomina a canonico del Cortini) ed il 1943 (anno della sua morte). Tuttavia non si può affatto escludere che l'arredo sia più antico e che quindi in precedenza fosse stato utilizzato da qualche ignoto canonico. La semplicità dell'oggetto e l'assenza nei documenti archivistici di riferimenti alle tipologie formali delle croci canonicali non confermano nessuna delle due ipotesi. Tuttavia, stilisticamente, l'essenzialità dell'oggetto è coerente con analoghe croci canonicali novecentesche, caratterizzate generalmente da superfici lisce e recanti al centro un'iscrizione a ricordo della concessione dei benefici
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900382219
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • ISCRIZIONI sul verso nel braccio trasversale - MEM(ORIAE). AET(ERNAE). PII.VII - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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