stalli del coro, serie di Marti Leonardo di Francesco (sec. XV)

stalli del coro, 1452 - 1457

Le serie di 4 scranni costituenti i 4 stalli presentano ad una estremità un pannello divisorio di sagoma trapezioidale modanata, decorata sul lato esterno con figurazioni di vario tipo (floreale o geometrica). I sedici schienali presentano cornici geometriche includenti figurazioni simmetriche, condotte secondo un principio di semplificazione stilizzante, di vario tipo (floreale, vegetale, geometrico o astronomico). I sedili sono ugualmente decorati con cornici e motivi geometrici simmetrici mentre la parte inferiore degli schienali, sotto i suddetti sedili, presenta rilievi lignei su fondo oro raffiguranti trilobi, arabeschii e trafori gotici. I pannelli divisori dei singoli scranni si mutano, nella parte superiore, in braccioli dalle mosse sagome gotiche decorate con motivi ad intarsio di tipo vegetale e floreale. Su tutte i listelli sporgenti, dalla sagoma mistilinea, che raccordano in alto gli scranni, corrono cornici geometriche

  • OGGETTO stalli del coro
  • MATERIA E TECNICA legno/ intarsio
  • MISURE Altezza: 122.4 cm
    Spessore: 81 cm
    Larghezza: 315.5 cm
  • ATTRIBUZIONI Marti Leonardo Di Francesco (notizie 1519-1544)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
  • LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
  • INDIRIZZO via della Quarquonia, 4, Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli stalli lignei di Leonardo Marti conservati nel Museo di Villa Guinigi facevano parte di un complesso destinato al coro della Cattedrale di S. Martino di Lucca. Nel 1620 il Vescovo Alessandro Guidiccioni ne richiese la rimozione e nel 1631 furono smontati, manomessi e inseriti nel coro della chiesa conventuale di S. Cerbone dove rimasero fino al 1846 quando la Commissione Conservatrice delle opere d'Arte ne segnalò il pessimo stato al Governo Borbonico che dunque chiese il trasferimento del complesso a Lucca. Solo nel 1872 gli stalli venivano restaurati per tornare parzialmente alla loro antica collocazione. I 4 attualmente conservati nel Museo vennero collocati nella Pinacoteca, allestita in Palazzo Ducale. Sono andate perdute, in tale restauro, le decorazioni della parte alta dello spessore del listello sopra lo schienale, negli stalli nn. 2,3 e 4. Gli stalli di Leonardo Marti non raffigurano oggetti disposti prospetticamente come avviene in altri complessi intarsiati quattrocenteschi ma danno mostra di una fantasiosa capacità decorativa che, giocando su moduli geometrici stilizzati di derivazione vegetale e floreale, si basa sulla continua variazione. La partitura proposta dalle cornici e dai listelli è invasiva e tende a coprire tutti gli spazi disponibili. L'effetto decorativo e dinamico, particolarmente raffinato, si avvale dei contrasti cromatici delle varie componenti, diverse per tipo di legno, disposizione delle fibre, tempi e modi di cottura. La convincente unitarietà dell'insieme e la sicurezza prospettica nel disporre i vasi contenenti fiori e girali vegetali su alcuni schienali collocano questi stalli, eseguiti fra 1452 e 1457, in un momento successivo all'altro grande ed analogo complesso del Marti, quello per la chiesa di S. Agostino (oggi nel coro di S. Francesco) che, presentando alcune rigidezze, va probabilmente datato prima del 1452. Non deve stupire, in entrambi i complessi intarsiati, la compresenza di elementi di gusto gotico con altri di più aggiornata cultura rinascimentale. Sappiamo che nel 1447 Leonardo Marti riceveva, assieme a Borghese di Piero Borghesi (già Maestro dei SS. Quirico e Giulitta), la commissione di un trittico per la chiesa dei SS. Quirico e Giulitta a Capannori. Come il Marti, anche Borghese di Piero partecipa all'aggiornamento artistico in senso rinascimentale senza abbandonare la grazia ed il gusto decorativo proprio della cultura cortese diffusasi a Lucca nel primo trentennio del secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900523882
  • NUMERO D'INVENTARIO 95
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1999
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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