decorazione plastico-pittorica di Civitali Matteo (sec. XV)

decorazione plastico-pittorica, 1482/ 1484

Forma ottagonale a otto colonne composite, sormontate da un fregio a festoni di frutta con mascheroni e da una cupola a spicchi con nicchie rivestita da piccole piastrelle in ceramica embricata e lunga lanterna finale. Cinque degli otto lati, racchiusi entro arcatelle, presentano cancellate in ferro battuto; gli altri, a faccia piena, contengono iscrizioni, stemmi, il ritratto del committente Domenico Bertini (cfr. scheda 00528019) e la statua di San Sebastiano sul lato opposto a quello dell'ingresso

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • MATERIA E TECNICA ceramica/ invetriatura
    PORFIDO
    marmo bianco/ scultura/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Civitali Matteo (1436/ 1501)
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Martino
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1482, contemporaneamente ai lavori di trasformazione dell'arredo scultoreo della Cattedrale di Lucca, Domenico Bertini, in qualità di Operaio del Duomo, incaricò Matteo Civitali di costruire la nuova Cappella di Santa Croce per custodire la statua del Volto Santo. Un primo progetto prevedeva l'innalzamento di un'edicola a pianta quadrata su quattro pilastri con copertura piramidale: l'aspetto della nuova struttura avrebbe così conservato le forme della vecchia cappella già esistente nel XII secolo, situata presumibilmente nello stesso luogo in cui si pensava di erigere quella nuova. Il lato esterno opposto a quello dell'ingresso avrebbe dovuto contenere un altare con la statua di San Sebastiano. Prima di iniziare i lavori lo scultore presentò una seconda versione per il tempietto, questa volta concepito a pianta ottagonale, che fu giudicato migliore del primo progetto. L'esecuzione si protrasse fino al 1484 e costò 750 ducati d'oro e una casa con orto. Se il modello di un primo progetto del tempietto, concepito da Matteo Civitali a pianta quadrata con copertura piramidale, va cercato nelle edicole realizzate a Firenze da Michelozzo Michelozzi e nella tomba dei SS. Pellegrino e Bianco a San Pellegrino in Alpe eseguita dallo stesso Civitali, la struttura poligonale adottata nel secondo progetto rimanda ai tabernacoli eucaristici a edicola, primo fra tutti nel ciborio realizzato nel 1475 dal Civitali per l'altare del SS. Sacramento della Cattedrale di Lucca. Nel 1621 furono rifatte le pitture interne. Nel 1645, e più tardi nel 1838, sono documentati interventi di doratura che si estesero anche sui medaglioni con ritratto e stemma del Bertini e ai cancelli. Nel 1661 erano stati aggiunti tra le lunette esterne otto putti in marmo recanti emblemi della Passione, in passato ritenuti erroneamente di Vincenzo Civitali. Due anni dopo furono collocate entro le arcate alternate alle porte quattro statue di Evangelisti di Francesco Fancelli; in quell'occasione furono rimosse le iscrizioni che accompagnavano la statua di San Sebastiano e al loro posto venne collocata una targa riassuntiva. L'altare civitalesco della cappella venne sostituito nel 1725, anno in cui furono realizzate le decorazioni e l'attuale altare (cfr. scheda 00525477) su disegno di Filippo Juvarra. Al 1838 risalgono gli interventi di rimozione degli ornamenti: i putti andarono perduti, gli Apostoli sono attualmente in S. Giovanni e le iscrizioni furono ripristinate
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900525469-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI arcata a destra della statua di San Sebastiano - OPUS MATTHAEI CIVITAL(IS) LUCEN(SIS) - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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