San Nicola di Bari

dipinto ante 1583 - ante 1583

tela di formato rettangolare circondata da una doppia cornice lignea rivestita con foglia d'oro, modanata e intagliata, decorata da piccole volute, perlinature, ovoli e baccellature. In basso sotto la tela, entro uno spazio compreso tra la cornice interna e quella esterna, una fascia in legno dipinto reca una decorazione formata da un cartella con iscrizione in lettere capitali dorate

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LOCALIZZAZIONE MONTEPULCIANO (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela, collocata sul primo altare a sinistra, fatto costruire dalla nobile famiglia poliziana Danesi in onore di San Nicola di Bari, come documenta l'iscrizione posta sotto la mensa dell'altare per volontà di Bonaventura Ceccardi nel 1685, venne donata da Domenico Danesi nel 1583, il quale provvide in quell'anno alla ricostruzione dell'altare, come si legge nella iscrizione compresa nella cartella che orna in basso lo spazio tra le due cornici del dipinto. La memoria ricorda che si tratta di una copia da un esemplare bizantino del 1242. In effetti la tela ripete una composizione derivata dalla famosissima icona di "San Nicola e i donatori" conservata nella Basilica di San Nicola a Bari, giunta dalla Serbia tra il 1327 e il 1330 e arricchita da una stupenda riza in argento dorato, ossia una cornice a traforo di straordinaria ricchezza. I sovrani rappresentati, secondo alcune ipotesi fatte apparterrebbero a Uros III Decanski e alla moglie Maria Paleologa che però sembrano sovrapposti a quelle dei loro predecessori, ossia Uros II Milutin e Simonida sua sposa. Domenico di Niccolò Danesi (1549-1617), appartenente ad una delle più antiche famiglie poliziane, è ricordato frequentemente nelle fonti manoscritte per aver ricoperto incarichi ecclesiastici di elevato prestigio: annoverato tra i Protonotari Apostolici e familiare del Cardinale Matteo Barberini, futuro papa Urbano VIII, si recò in Terra Santa, dove visitò il Santo Sepolcro riportando numerose reliquie e facendo edificare a proprie spese nella Chiesa di San Francesco un altare in onore di San Nicola di Bari (Biblioteca Comunale di Montepulciano: Carta acquistata dagli eredi del Canonico Biondi relativa alla Storia di Montepulciano, 1882, Coll. Manoscritti n. 4, c. 279). La tela poliziana, che ripete puntualmente la composizione dell'esemplare conservato a Bari, presenta il santo vescovo di Mira in posizione rigidamente frontale, vestito di una ricca dalmatica, in atto di benedire alla maniera greca, recante il libro nella mano sinistra e in atto di ricevere le vesti liturgiche da Gesù e dalla Madonna, mentre ai suoi lati sono rappresentati gli zar di Serbia. E' noto il legame ideale che unisce il santo protettore dei poveri e degli oppressi al mondo francescano. Questo spiega la presenza del dipinto nel convento poliziano e l'importanza che dovette assumere a quei tempi la commissione di una simile opera. La tela è ricordata sull'altare medesimo da Francesco Brogi (1863) e da lui ritenuta copia da un dipinto antico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900548825
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
  • ISCRIZIONI in basso, entro una cartella - DOMINICUS DANESIUS POLITIANUS / ARAM HANC A MAIORIB(US) SUIS D(IVO) NICOLAO MAGNO / ARCHIEP(ISCOPO) MYREN(SI) GENTIS SUAE PATRONO DICATAM, DE SUO / RESTITUIT, ORNAVITQ(UE) IMAGINE BARIO USQ(UE) EX GRAECO / MCCXLII ANNORUM EXEMPLARI PETITA SACRIS PRAETEREA / RELLIQUIIS AC VESTIBUS INSIGNIVIT ANN(O) HUM(ANAE) SALUT(IS) / M DLXXXIII - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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