Madonna in trono con Bambino fra i quattro Evangelisti/ Cristo e gli Apostoli/ Crocifissione/ Annunciazione

polittico 1460 - 1469

Polittico composto di nove tavole, raffigurante al centro una Madonna in trono con Bambino, ai lati i quattro Evangelisti, nella predella Cristo e gli Apostoli e nell'ordine superiore la Crocifissione e l'Annunciazione

  • OGGETTO polittico
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Maestro Dell'annunciazione Del Monte (attribuito): pittore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Mazone Giovanni
    Serfoglio
  • LOCALIZZAZIONE Pontremoli (MS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il polittico di Pontremoli la cui attribuzione a Giovanni Mazone avanzata da Hobart Cust (1904) fu ripresa e confermata da Berenson (1932, 1968) e da Roberto Longhi (1942, 1979) è stato poi assegnato al Serfoglio da Castelnovi (1951,1970, 1984) seguito da Morassi (1951) e Rossetti Brezzi (1983). Successivamente lo stesso Castelnovi (1987) ha rilevato come l'alta qualità del polittico pontremolese e del polittico della chiesa genovese di Nostra Signora del Monte, quest'ultimo tradizionalmente riferito al Serfoglio sulla base di una notizia d'archivio, nonché la cronologia delle due opere databili entro l'ottavo decennio del secolo mal si adattano ad un pittore, il Serfoglio, documentato tra il 1494 e il 1502 solo per lavori di scarsa rilevanza. Lo studioso ha pertanto delineato la personalità di un anonimo artista indicato convenzionalmente come "Maestro dell'Annunciazione del Monte" cui attribuisce oltre ai due polittici citati altre opere genovesi e che non ritiene possa in alcun modo coincidere con il Mazone. Più recentemente Boskovitz (1987) è tornato a proporre l'identificazione del "Maestro del Monte" con il Mazone giovane e con lui concorda De Marchi (1989), mentre da ultimo De Floriani (1991) ha ribadito con dovizia di argomentazioni la peculiarità del linguaggio dell'autore del nostro polittico rispetto al Mazone. La studiosa infatti, pur riconoscendo i legami stilistici che collegano strettamente le opere del giovane Mazone a quelle riferite al "Maestro del Monte", (da far risalire alla conoscenza di comuni modelli e agli inevitabili reciproci influssi tra i due pittori operanti contemporaneamente nello stesso territorio), ha sottolineato "i riferimenti ad opere, pittori e moduli espressivi quasi del tutto estranei all'arte del Mazone". Ciò vale soprattutto per il polittico di Pontremoli, il dipinto più antico nel catalogo del "Maestro del Monte", dove accanto al vigoroso plasticismo, all'elegante decorativismo e a brani di gusto genovese sono da sottolineare la componente fiamminga (puntuali citazioni dal trittico di Van Eyck, oggi a Dresda, eseguito nel 1437 per il genovese Michele Giustiniani, certo conosciuto direttamente dal nostro pittore) e i rimandi alla cultura padana in direzione non solo padovana e squarcionesca ma anche emi1iana (significative coincidenze con i risultati raggiunti dal Bembo nel polittico di Torchiara del 1462). Tutti questi elementi concorrono a definire l'altissima qualità del polittico di Pontremoli, già indicato dal Longhi (1979) come "il più bel quadro genovese della seconda metà del '400", e suggeriscono una datazione piuttosto alta entro i primissimi anni 60 del secolo, in anticipo dunque anche rispetto alla recente proposta di Boskovitz (1987) che ritiene il dipinto difficilmente eseguito prima del 1475
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900555849
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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