vocazione di San Pietro e Sant'Andrea e Cristo benedice l'abate Giovanni

sottarco, ca 1177 - ca 1177

Arco a tutto sesto decorato nel sottarco da due riquadri a rilievo incorniciati da motivi fogliacei e da iscrizioni in caratteri gotici

  • OGGETTO sottarco
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
  • MISURE Larghezza: 45 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di S. Marco
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Marco
  • INDIRIZZO P.zza S. Marco, 3, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La piccola ghiera è decorata a rilievo nel sottarco da due scene entro riquadri e da una iscrizione anch'essa racchiusa entro un riquadro. Una decorazione a rosette è presente lungo la cornice esterna dell'arco solo da un lato: questo fa supporre che nella sua collocazione originaria l'elemento architettonico fosse addossato al muro. Non conosciamo se facesse parte di un complesso architettonico decorativo più ampio, forse un pulpito, un pontile o un tramezzo, arredi tutti probabili in una chiesa abbaziale come quella dalla quale proviene il pezzo, la chiesa di Sant'Andrea a Candeli presso Bagno a Ripoli. Il rilievo è datato 1177 dall'iscrizione e la medesima ci informa anche dell'occasione nella quale fu realizzato, la pace di Venezia tra il papa Alessandro III e Federico Barbarossa, che il committente, l'abate benedettino del monastero di Candeli, Giovanni, volle commemorare. Il committente è rappresentato in uno dei due riquadri nella sua veste di monaco, in ginocchio di fronte a Cristo che lo benedice. Nell'altro riquadro figurato vediamo invece la chiamata di San Pietro e Sant'Andrea da parte di Cristo. Secondo le informazioni del Campani il sottarco è giunto al Bargello nel gennaio 1864, acquistato dal sacerdote Saverio Accomanni, parrocco di S. Andrea a Candeli. Il complesso monastico di Candeli nasce come monastero benedettino e si hanno notizie documentarie già nel 1054; nel 1219 il papa Onorio III lo assegna ai camaldolesi, e poi nel corso del Settecento diventa secolare e quindi parrocchia. Il rilievo non molto preso in considerazione dalla critica è un interessante esempio di scultura decorativa romanica fiorentina e toscana; le figure dal rilievo schiacciato e dalle dimensioni tozze, dal modellato convenzionale, elementi ormai propri di un linguaggio formale locale con ricordi bizantini, costituiscono un significativo precedente, datato 1177, dei rilievi del pulpito di San Pier Scheraggio ora a San Leonardo in Arcetri da datare tra ottavo e nono decennio del XII secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900645422
  • NUMERO D'INVENTARIO Bargello Sculture 77, 87
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • ISCRIZIONI nel riquadro della navicella - VENITE POST ME / FACIAM VOS FI / E / RI / PISCATORES OMINU(M) - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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