servizio d'altare di Belli Vincenzo (metà sec. XIX)
servizio d'altare,
Belli Vincenzo (1828/ 1859)
1828/ 1859
Servizo d'altare
- OGGETTO servizio d'altare
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MATERIA E TECNICA
ARGENTO
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ATTRIBUZIONI
Belli Vincenzo (1828/ 1859): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
- INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il servizio in argento dorato di proprietà dell'arcivescovo Cosimo Corsi costituisce uno dei momenti più alti dal punto di vista qualitativo nell'intero patrimonio di arredi sacri ottocenteschi della Cattedrale pisana. Per l'elevato numero di oggetti che lo compongono e per la squisita fattura che li contraddistingue il servizio è di gran lunga il più importante ed il più interessante tra tutti quelli acquisiti dall'Opera del Duomo nel secolo scorso. Ma esso occupa un posto di primo piano anche nell'ambito dell'intero patrimonio di arredi sacri di proprietà della Cattedrale pisana, dal momento che può essere considerato una sorta di pendant ottocentesco del servizio Bonciani. Numerose sono, infatti, le caratteristiche che legano questi due gruppi di oggetti, a cominciare dal fatto che rappresentano gli unici due servizi, che, appartenuti ad Arcivescovi pisani, si sono conservati quasi interamente, giungendo a noi con un numero elevato di pezzi. Ciascuno di essi è stato realizzato da un unico orafo, come dimostra l'uniformità delle forme e dell'apparato decorativo, che stride con il carattere composito tipico degli altri servizi ottocenteschi. Infine, l'alto livello qualitativo degli oggetti che li compongono pone il servizio Bonciani e quello Corsi tra gli esempi più significativi da un punto di vista artistico nel panorama delle oreficerie del Duomo di Pisa. Cosimo Corsi (1798-1870), nato a Firenze da esponenti di due nobili ed antiche famiglie, i Corsi e i Della Gherardesca, vanta una precoce quanto brillante carriera ecclesiastica e nel 1853 viene nominato arcivescovo di Pisa. Gli stretti legami che sin dagli anni della sua giovinezza hanno unito il cardinale Corsi alla curia papale consentono di comprendere meglio la provenienza romana del suo prezioso servizio. Questa è attestata, infatti, dalla presenza su tutti gli oggetti del punzone di garanzia del titolo usato a Roma per i medi lavori in argento della bontà di "carlino", ossia di 10 once e 16 denari per libbra. Il punzone, costituito dalle chiavi di S. Pietro sormontate dal Triregno entro uno scudo, entra in vigore dal 7 gennaio 1815, quando viene emanato il Bando del cardinale Bartolomeo Pacca, camerlengo dello Stato della Chiesa, e rimane in uso sino al 1870. Ma l'origine romana del servizio è testimoniata anche dal punzone di bottega riscontrato su quasi tutti gli oggetti e costituito dalle lettere VII in campo a losanga. La presenza delle due lettere I maiuscole induce a ritenere che si tratti della trascrizione del numero 11, che è quello assegnato dall'ufficio del Bollo alla bottega dei Belli. Già Il servizio in argento dorato di proprietà dell'arcivescovo Cosimo Corsi costituisce uno dei momenti più alti dal punto di vista qualitativo nell'intero patrimonio di arredi sacri ottocenteschi della Cattedrale pisana. Per l'elevato numero di oggetti che lo compongono e per la squisita fattura che li contraddistingue il servizio è di gran lunga il più importante ed il più interessante tra tutti quelli acquisiti dall'Opera del Duomo nel secolo scorso. Ma esso occupa un posto di primo piano anche nell'ambito dell'intero patrimonio di arredi sacri di proprietà della Cattedrale pisana, dal momento che può essere considerato una sorta di pendant ottocentesco del servizio Bonciani. Numerose sono, infatti, le caratteristiche che legano questi due gruppi di oggetti, a cominciare dal fatto che rappresentano gli unici due servizi, che, appartenuti ad Arcivescovi pisani, si sono conservati quasi interamente, giungendo a noi con un numero elevato di pezzi. Ciascuno di essi è stato realizzato da un unico orafo, come dimostra l'uniformità delle forme e dell'apparato decorativo, che stride con il carattere composito tipico degli altri servizi ottocenteschi. Infine, l'alto livello qualitativo degli oggetti che li compongono pone il servizio Bonciani e quello Corsi tra gli esempi più significativi da un punto di vista artistico nel panorama delle oreficerie del Duomo di Pisa. Cosimo Corsi (1798-1870), nato a Firenze da esponenti di due nobili ed antiche famiglie, i Corsi e i Della Gherardesca, vanta una precoce quanto brillante carriera ecclesiastica e nel 1853 viene nominato arcivescovo di Pisa. Gli stretti legami che sin dagli anni della sua giovinezza hanno unito il cardinale Corsi alla curia papale consentono di comprendere meglio la provenienza romana del suo prezioso servizio. Questa è attestata, infatti, dalla presenza su tutti gli oggetti del punzone di garanzia del titolo usato a Roma per i medi lavori in argento della bontà di "carlino", ossia di 10 once e 16 denari per libbra
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900662176-0
- NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00662176_00
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0