progetto di fortificazione per una porta

disegno, post 1527 - ante 1528

n.p

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ penna/ acquerellatura
  • ATTRIBUZIONI Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564): disegnatore
  • LOCALIZZAZIONE Casa Buonarroti
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Agli inizi del Cinquecento, la cerchia di mura a difesa di Firenze è ancora la terza cinta comunale, iniziata alla fine del Duecento ed eretta nel corso del secolo seguente. Con l'avvento dell'artiglieria pesante, quella cinta che si elevava in altezza per dodici metri diviene obsoleta e dannosa, perchè facilmente abbattibile con pericolo grave per i difensori; e si rivela essenziale l'uso del bastione poligonale, dal quale attaccare con i cannoni. Proprio le guerre d'Italia, a partire dalla calata di Carlo VIII, dimostrano l'insufficienza delle difese medievali; e già nel 1522 il cardinale Giulio de' Medici si pone il problema, che nel 1526, ormai pontefice con il nome di Clemente VII, di nuovo affronta più decisamente, affidando a Machiavelli e a Pietro Navarra l'incarico di preparare nuove proposte per la difesa di Firenze. Essendo apparse troppo drastiche le misure di distruzione di interi quartieri in un primo momento avanzate da Machiavelli, questi propone di fortificare con bastioni la zona sud della città. Il papa gli affianca, nell'aprile del 1526, Antonio da Sangallo il Giovane, che dà inizio alle nuove opere di difesa. In città si sviluppa un dibattito, che provoca la diretta chiamata in causa di Michelangelo. Il gonfaloniere Niccolò Capponi il 10 gennaio 1529 chiama Michelangelo a far parte dei "Nove della Milizia". Il 6 aprile i Dieci di Balia lo nominano "generale governatore et procuratore" delle fortificazioni delle mura. Nulla resta delle opere di fortificazione messe in atto da Michelangelo, di cui parla Varchi nella sua Storia fiorentina. Si aggiunga che ben poco del suo lavoro, in quei mesi convulsi e contradditori, andò oltre la fase progettuale. I fogli erano però ancora noti alla corte di Luigi XIV perchè studiati dal marchese di Vauban, e furono poi variamente segnalati fin dall'inizio del nostro secolo; ma bisognò giungere a tempi assai più vicini a noi perchè venissero pienamente valorizzati. Il cospicuo gruppo di disegni di fortificazioni della Casa Buonarroti, che rispecchia parte della sua partecipazione alla storia breve ed eroica della seconda repubblica fiorentina, è divenuto ormai un banco di prova per gli specialisti di storia militare. Si tratta di una serie di proposte di difesa che interessano l'intero perimetro della città. Questo disegno sembra far parte del gruppo in cui si rivelano alcune incertezze di progettazione, e una ricerca non ancora completamente evasa né dal punto di vista stilistico né dal punto di vista funzionale, situazione che rende difficile precisare a quale porta delle mura fiorentine l'artista si riferisse. Tolnay fin dal 1940 supponeva che questo progetto fosse dedicato a una delle porte a sud della città, e indicava le porte a San Miniato, o a San Giorgio, o a San Niccolò, o a San Frediano, dato che dal sud della città proveniva di necessità il nemico. Il disegno appare dunque un precoce punto di partenza che avrebbe ben presto dato luogo a motivi più fantasiosi, e soprattutto più calibrati sul fine di fortificazione che si prefiggevano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747278
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario degli oggetti d'arte 21 A
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • ISCRIZIONI in alto a destra - 21 - Buonarroti, Michelangelo - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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