testa (di consigliere?)

scultura

Scultura in marmo raffigurante la testa di un uomo, verosimilmente un consigliere

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Tino Di Camaino (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tale testa virile (Consigliere?) rinvenuta dal Carli nel 1934 nei depositi del Camposanto Monumentale, nel quale però non fu mai esposta, fu identificata dallo studioso stesso quale frammento di una quinta figura facente parte in origine del gruppo scultoreo del Monumento di Arrigo VII. L'esistenza di una quinta figura ha fatto logicamente avanzare anche l'ipotesi che, per ragioni di simmetria, l'imperatore Arrigo VII fosse accompagnato da sei personaggi. Il Tigler e il Passavant (1991) hanno proposto di identificare un resto della sesta figura in una testa conservata alla Villa Reale di Marlia, confrontabile stilisticamente con le statue pisane. Tuttavia se per le quattro statue a figura intera rappresentanti i Consiglieri dell'imperatore Arrigo VII, le vicende reali sono conosciute a partire dall'inizio del 1800, quando Carlo Lasinio le ritrovò negli "orti" dell'Opera del Duomo, per poi collocarle nel corridoio est del Camposanto, di questa testa virile non abbiamo molte informazioni. Anche per quanto riguarda l'attribuzione abbiamo la stessa incertezza: sul Monumento invece già i commentatori ottocenteschi ne disquisivano, ritenendolo genericamente di scuola di Nicola Pisano; le opinioni successive hanno oscillato poi tra chi riferiva l'intero monumento a Tino di Camaino (Bertaux, 1902), e chi invece, sottovalutandone la qualità, lo riteneva eseguito dalla bottega (Bacci, 1921) e ha proposto (Supino, 1904) un diverso collegamento del Monumento con un qualche apparato predisposto a Pisa per accogliere l'imperatore durante i suoi soggiorni in città. Ovviamente, in un'opera così grande e realizzata in così poco tempo (Tino di Camaino lasciò Pisa ghibellina nel 1315 per arruolarsi nell'esercito guelfo a Siena), il ruolo dei collaboratori deve essere stato ampio. Tino però esercitò un controllo costante sull'esecuzione dell'opera. Per quanto riguarda l'idenficazione dei sei consiglieri il Wolf (1990) ritiene siano i principi elettori, tre laici e tre ecclesiastici e tra questi ultimi la testa virile in questione presenta la tipica tonsura ecclesistica. Tuttavia il problema appare ancora insoluto e appare probabile (Tigler, Passavant, 1991; Novello, 1993) che il gruppo mirasse a rappresentare non l'elezione o l'incoronazione di Arrigo VII, quanto qualche avvenimento relativo ai rapporti intercorsi tra l'imperatore e Pisa durante la sua sfortunata impresa italiana
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900769204-6
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00769204_06
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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