ritratto di Antonio Del Casto

dipinto ca 1685 - ca 1695

Il dipinto raffigura il letterato e sacerdote Antonio del Casto, come attesta l'iscrizione nella cornice. Il personaggio è raffigurato di tre quarti, con un taglio che include tutto il petto, ed è abbigliato con una veste nera con colletto bianco e con berretta sacerdotale

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura/ doratura
    tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritratto fa parte una serie di dipinti che ornavano le scaffalature della biblioteca dell'Ospedale di Santa Maria Nuova. La biblioteca fu fondata dallo Spedalingo Michele Mariani che, nel 1679, in seguito al lascito librario di Lorenzo Pucci, decise di radunare in una stanza sopra il lato destro del loggiato tutti i volumi donati all'Ospedale da vari personaggi (Cocchi, 2000, p. 135; Andreucci 1871, pp. 10-11; Carrara 2006; Diana 2006, p. 54). Lo Spedalingo volle che il lascito librario fosse accompagnato dal ritratto del donatore e da una targa contente un breve elogio in modo da commemorarne la generosità (Del Migliore 1684, pp. 358-359; Richa 1759, p. 223). Nei decenni successivi la biblioteca continuò ad arricchirsi con altri lasciti e ritratti finché nel 1872, per ragioni di spazio, la raccolta libraria fu trasferita nell'ex chiesa di Santa Maria degli Angeli, da poco divenuta di proprietà dell'ospedale (Andreucci 1871, pp. 4-19; Diana 2006, pp. 62-66; Ricci 2021; Belli - Ricci 2022). Assieme ai libri furono trasferiti anche i 7 ritratti e le rispettive targhe presenti nella biblioteca antica e il commissario Augusto Michelacci volle che la tradizione fosse portata avanti affidando al pittore Alessandro Mazzanti il compito di ritrarre i nuovi donatori (8 ritratti con le relative targhe) e di raffigurare una serie di personaggi illustri legati all'ospedale di Santa Maria Nuova (9 ritratti; Diana 2006, p. 65; Thau 2020; Bacci in cds). Per accogliere i volumi fu acquisita la scaffalatura tardo seicentesca della biblioteca del convento della SS. Annunziata (Diana 2006, pp. 64-65; Benassai 2009; Ricci 2021; Belli - Ricci 2022). I ritratti furono sistemati nel parapetto del ballatoio e sopra l'ultimo ripiano della libreria, come documentano due foto storiche della biblioteca (Brogi n. 21322; Kunsthistorisches Institut in Florenz, Fototeca, n. 91749). Nel 1938, dopo il trasferimento del fondo librario presso la nuova sede della biblioteca nel polo di Careggi, fu deciso di spostare in quella sede anche i dipinti e le targhe. Nel 2004 un furto causò la perdita di quasi tutta la serie dei personaggi illustri, di cui oggi rimane solamente il ritratto di Francesco Redi. Nel 2023 l'ASL Toscana centro, l'ente attualmente responsabile del patrimonio di Santa Maria Nuova, ha deciso di recuperare questo significativo nucleo di ritratti per inserirlo in un progetto di restauro e di valorizzazione. Poco nota è la figura dell'accademico e letterato Antonio del Casto, autore di un trattato sull'origine della lingua toscana dato alle stampe nel 1692.La donazione di una parte della sua biblioteca all'ospedale e la realizzazione del ritratto di accompagnamento ai volumi possono essere datate all'incirca tra la metà degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta del Seicento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901401273
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ISCRIZIONI nella cornice - ANT[ONIU]S DEL CASTO FLOR[ENTINU]S SACE[RDOTE]S LITTERAM HVMANORVM PROFESSOR EXIMIVS - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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