Composition avec tour. Progetto per sipario di scena di «El Café de Chinitas»
dipinto
1943 - 1943
Dalì Salvador Felipe Jacinto (1904/ 1989)
1904/ 1989
Dipinto di formato quadrangolare realizzato come bozzetto per una scena teatrale
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Dalì Salvador Felipe Jacinto (1904/ 1989)
- LOCALIZZAZIONE Prato (PO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, firmato dal celebre artista spagnolo Salvador Dalí, è in realtà uno studio preparatorio per un sipario che l'autore realizzò – insieme ad altre scene e costumi – per il balletto El café de Chinitas, andato in scena al Metropolitan Opera House di New York nel 1943 e successivamente a Detroit nel 1944. L'opera, così come il progetto per i costumi e il sipario, fu commissionata a Dalí dal marchese George De Cuevas, un eminente impresario teatrale americano di origini cilene, tra i più influenti della storia dello spettacolo moderno. El café de Chinitas rappresentò uno dei più grandi successi della compagnia di De Cuevas, consolidando ulteriormente la fama di Dalí nel panorama culturale newyorkese. Nonostante si tratti di un bozzetto per un sipario, il dipinto si presenta come un'opera autosufficiente, evidenziando la circolarità dei linguaggi artistici tipica dell'arte del Novecento. Il paesaggio che Dalí dipinge è desertico, dominato da una visione distorta di un caseggiato, al cui centro emerge una torre atipica che si trasforma in una figura femminile avvolta in un drappo. Sulla sua superficie si apre una porta, sopra la quale si erge un balconcino decorato con fiori rosa, bianchi e gialli, da cui pende una grande stella azzurra, simbolo del caffè. Accanto al volto della donna-torre, da cui si affaccia la finestra, si intreccia il tronco secco di una pianta infestante, da cui scende un drappo rosso, richiamo evidente alla figura del torero protagonista della storia. In contrasto con la donna-torre, troviamo la "donna-fontana", i cui capelli disordinati si confondono con i rami di un arbusto, creando una fusione tra corpo umano e natura. Di fronte al caseggiato, emerge un muro che si apre su un arco, proiettando un'ombra scura che richiama chiaramente l'immaginario pittorico di Giorgio de Chirico. Dalí rielabora questi elementi tipici del maestro – l'ombra, la figura solitaria, la luce pomeridiana – adattandoli al suo personalissimo linguaggio surrealista, dando vita a un paesaggio drammatico che sembra preannunciare una tragedia imminente. L'influenza di de Chirico alimenta, in questo caso, il celebre "metodo paranoico-critico" di Dalí, che mira a rappresentare e "ripresentare" immagini deliranti e oniriche, dove la percezione della realtà è messa in discussione. Il dipinto vanta una storia collezionistica di grande valore, avendo fatto parte delle prestigiose raccolte della Galleria Beyeler di Basilea, probabilmente la galleria più importante del secondo Novecento, per poi passare in una rinomata galleria italiana, la Galleria Gissi di Torino
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901405195
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ISCRIZIONI Al verso sulla tela - Dalì -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0