poltrona, opera isolata - bottega romana (metà sec. XVIII)
poltrona
ca 1740 - ca 1760
Poltrona con braccioli ondulati e gambe incurvate, terminanti con piede a ricciolo, collegate da traversa a decusse. Lo schienale è dritto, sagomato e riccamente decorato in alto con elementi vegetali in mezzo ai quali stemma. La seduta e lo schienale sono in damasco rosso. Il cuscino attualmente utilizzato non è pertinente
- OGGETTO poltrona
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ doratura
seta/ damasco
- AMBITO CULTURALE Bottega Romana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo dei Priori
- LOCALIZZAZIONE Castello Bufalini
- INDIRIZZO Largo Crociani, 3 - San Giustino, San Giustino (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La poltrona a braccioli fu acquistata nel mercato antiquariale il 26 maggio del 1989 dalla Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Perugia e inserita nell'inventario della Galleria Nazionale dell'Umbria col n. 1213. La sua destinazione naturale fu tuttavia il Castello Bufalini di San Giustino dove giunse nel novembre del 2008, dopo una lunga permanenza nei depositi della stessa Galleria Nazionale; la sua collocazione attuale è la Sala del Trono del Castello. Lo stemma tessuto in damasco rosso sulla spalliera, per la compresenza del simbolo della famiglia Bufalini nella metà destra e del simbolo dell'Ospedale di Santo Spirito in Sassia nella metà sinistra, potrebbe far riconoscere il primo proprietario e committente dell'arredo in Giovanni Ottavio Bufalini, creato cardinale da Clemente XIII nel 1766; precedentemente, nel periodo tra 1749 e 1754, egli era stato precettore presso l'Ospedale (vedi scheda ICCD NCTN 1200218031). L'arredo potrebbe risalire proprio a questi anni: la cronologia sarebbe congrua con lo stile rococò che la contraddistingue. Secondo la documentazione allegata alla proposta di vendita, conservata nell'Archivio della Galleria Nazionale dell'Umbria, nel secolo XIX la poltrona pervenne ad una famiglia inglese, non si sa se per vendita o per dono da parte di un alto prelato. Lo stemma dipinto nella targa che sormonta la spalliera, di esecuzione successiva, potrebbe appartenere quindi a questi: fa riferimento all'ordine cassinense per la presenza dei tre monti all'italiana e il motto PAX nella metà sinistra, mentre quella destra potrebbe indicare, per la presenza dell'aquila dal volo abbassato scaccata di nero e di oro, un componente della famiglia Conti di Segni, come si ipotizza anche nella relazione prima citata. In data anteriore al 1987 venne acquistata dall'antiquario spoletino e, dopo un passaggio nella Mostra di antiquariato di Todi del 1987, pervenne nel 1989 in Galleria
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000017300
- NUMERO D'INVENTARIO 1213
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1996
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2024
- STEMMI spalliera - Stemma - Bufalini-Ospedale di Santo Spirito in Sassia - 1 - D'oro al rincontro di bufalo al naturale sormontato da una rosa di rosso fra le corna
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0