Santi

scomparto di polittico, 1472 - 1472

Nello spazio centrale ora vuoto era una statua di Sant'Eutizio

  • OGGETTO scomparto di polittico
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Nicola Di Ulisse Da Siena (attribuito): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca Comunale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Comunale
  • INDIRIZZO Spoleto, Spoleto (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel centro del polittico era una statua lignea di Sant'Eutizio andata distrutta: il Pirri (1960) la riconosceva in quella presente nella cappella attigua alla cripta dalla quale il polittico fu asportato nel 1883. Venne collocato nella pinacoteca di Spoleto nel 1884 a seguito dei furti già allora frequenti nel nursino (Pirri, 1912). P. Pirri lo assegna al XVI secolo, definendolo di scuola senese; più tardi lo stesso (1960) lo data al 1463, sulla base di documenti da lui rintracciati; G. Angelini Rota (1920), concordando col Pirri quanto alla scuola, lo datò al XIV secolo e riportò l'iscrizione che si leggeva nella predella andata poi persa; lo stesso autore successivamente (1929) lo definì "di Scuola Umbra del secolo XV, o di uno Sparapane, nursino, della stessa età". Più tardi F. Zeri (1948) lo collegò con la tavola in Sant'Agostino a San Ginesio e con alcuni affreschi della cattedrale di Fermo, definendone il pittore "un piccolo derivato da Ottaviano Nelli e del primo Quattrocento folignate", nonchè (1961) con la Madonna di Misericordia in Sant'Agostino di Esanatoglia. F. Rossi (1968) espresse serie riserve su questa ricostruzione, seguito da C. Volpe (1971) che propose di interpretare la personalità del maestro di Sant'Eutizio alla luce della presenza di Bartolomeo di Tommaso in Umbria meridionale alla metà del XV secolo e in parallelo agli esordi di Ludovico Urbani e alla vicenda di Antonio da Viterbo. B. Toscano (1978) definisce il polittico di "pittore umbro-marchigiano verso il 1460/70". R. Quirino (1983, al quale si deve il commento riportato finora) sottolinea la tangenza stilistica fra l'ancora anonimo autore e Bartolomeo di Tommaso. R. Cordella (1987) e B. Toscano (1987) ricostruiscono l'ambiente artistico della valnerina nel secondo quattrocento riconoscendo in Nicola da Siena un collaboratore di Bartolomeo di Tommaso all'epoca dell'impresa ternana, senza tuttavia sospettarne la paternità per il polittico in questione. F. Todini (1989) lo pubblica nel catalogo dell'opera di Nicola di Ulisse da Siena, datandolo al 1463 secondo l'ipotesi del Pirri. E' infine R. Cordella (1992) a rintracciare il documento che decreta la paternità dell'opera e la sua esatta datazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000044203
  • NUMERO D'INVENTARIO 18
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Regione Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1996
    2006
  • ISCRIZIONI sotto i piedi dei santI - SANCTUS PLACITUS SANCTUS BENEDICTUS SANCTUS SPES SANCTUS FLORENTIUS - caratteri gotici - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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