corteo trionfale di Carlo V a Bologna

stampa stampa di invenzione, 1530 - 1530

Personaggi: vari

  • OGGETTO stampa stampa di invenzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • MISURE Altezza: 36
    Larghezza: 1180
  • ATTRIBUZIONI Hogenberg Nicolaus (1500 Ca./ 1539): inventore/ disegnatore/ incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO C.so Vittorio Emanuele, 23, Urbania (PU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I quaranta fogli incisi all'acquaforte che compongono a mo' di fregio narrativo il corteo trionfale di Carlo V a Bologna, oltre a rappresentare un momento unico della produzione calcografica cinquecentesca, costituiscono una preziosa testimonianza storica del ducato roveresco. L'opera ha trovato recentemente sistemazione nella Sala del Trono del Museo Civico di Urbania, all'interno di una lunga teca che ne consente la lettura senza interruzioni. Per lungo tempo essa era rimasta arrotolata nei depositi dell'annessa biblioteca, finchè il direttore Corrado Leonardi nel 1951 ne promosse il recupero inviandola, assieme ad altri disegni e stampe, a Roma. Qui è rimasta sino al 1991, quasi dimenticata, a causa delle difficoltà incontrate per l'avvio del restauro. Grazie all'interessamento del nuovo direttore Feliciano Paoli, esso è stato realizzato quarant'anni più tardi presso l'Istituto per la Patologia del Libro. L'intervento ha comportato l'eliminazione dell'antico supporto di tela, causa principale dei danni fisico-meccanici subiti nel tempo dalla carta, e la separazione in quattordici parti della stampa composita, scollando la fascia di giunzione di alcuni fogli. L'operazione ha reso tuttavia necessario asportare anche la frangia applicata sul bordo inferiore della tela, i cui colori azzurro e oro costituivano un'inconfondibile testimonianza del collezionismo roveresco. In un inventario dei beni mobili della corte ducale stilato il 25 giugno del 1631, dopo la morte di Francesco Maria II, si parla infatti del `trionfo di Carlo V in 40 carte incolate`. Dal momento che l'opera, prima di partire per Roma, era stata segnalata nella Biblioteca Comunale di Urbania, prima dal Grassi (1912) e poi dal Vitaletti (1918), è evidente che essa era in origine custodita nella libreria raccolta dal duca nella residenza di Casteldurante a partire dal 1608 e qui vi rimase anche dopo l'estinzione del ducato di Urbino, sfuggendo fortunosamente al trasferimento a Roma dell'intera raccolta disposto da Alessando VII nel 1667. La presenza della stampa nelle collezioni ducali non meraviglia poiché tra i personaggi rappresentati nel corteo che accompagnò l'imperatore Carlo V e il papa Clemente VII per le vie di Bologna, a seguito dell'incoronazione nella basilica di S. Petronio, vi è Francesco Maria I Della Rovere. A quel tempo Francesco Maria, a causa della scomunica di Leone X del 1516 che lo aveva allontanato dal ducato di Urbino, pur avendo rioccupato il suo territorio nel 1521 non ne era ancora legalmente rientrato in possesso. Quindi, come scrive Bonita Cleri (1991), il 24 febbraio del 1530, giorno del trionfo di Carlo V, fu anche giorno del trionfo di Francesco Maria, che nelle vesti di Prefetto di Roma ebbe un posto di spicco nel corteo, recando in mano la spada di Stato usata dal pontefice per l'investitura. Come sostiene Spike, che ha curato l'introduzione al catalogo della seconda mostra dedicata alla stampa, svoltasi ad Urbania nel 1999, l'opera fu commissionata dallo stesso Carlo V, come indica il privilegio imperiale segnato nel primo foglio, e, data la rarità degli esemplari ancora esistenti, ad oggi non più di dieci, la sua edizione ebbe una tiratura limitata, destinata ai membri più eminenti del suo seguito. Il primo e l'ultimo foglio, che nell'esamplare custodito ad Edimburgo, pubblicato sin dal 1875 da Maxwell, hanno disposizione invertita, contengono la firma di Nicolaus Hogenberg, incisore nato intorno al 1500 a Monaco ed attivo presso la corte di Margherita d'Austria a Malines. Nella prima iscrizione egli si definisce `artefice` della stampa, mentre nella seconda `pittore`, qualifiche che non lasciano dubbi sul suo ruolo di disegnatore ed inventore dell'opera. Grazie all'adozione della tecnica dell'acquaforte e all'abbandono dei tradizionali sistemi di incisione diretta, Hogenberg portò a termine l'opera in breve tempo, forse entro lo stesso 1530. Come sottilinea Spike, egli aveva in mente la grande forza espressiva della `Processione trionfale di Massimiliano I`, incisa su legno da Dürer nel 1522. Ma la sorprendente varietà dei personaggi, delle pose, dei costumi, delle armi e dei cavalli rappresentati nei quaranta fogli di Urbania non hanno forse precedenti, poiché alla concezione del fregio decorativo di gusto classico, derivata dai dipinti del Mantegna con i `Trionfi di Cesare`, si sostituì un nuovo spirito documentario, quasi cronachistico. Feliciano Paoli, che in un saggio successivo (2002) ha preso in considerazione altre rappresentazioni figurative del trionfo di Carlo V, su tutte ha assegnato la precedenza cronologica alla serie di venticinque xilografie di Robert Peril custodite all'Albertina di Vienna, ma la diffusione iconografica dell'opera di Hogenberg è provata dagli affreschi veronesi di Domenico Riccio (1560), di Iacopo Ligozzi (1575), e dal monumentale fregio spagnolo della facciata del Palazzo Comunale di Tarazona, derivazioni, queste, che documentano l'impatto figurativo dei grandi capolavori
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100152340-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Regione Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2003
    2004
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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