Ecce Homo

dipinto 1600 - 1649

Al centro del dipinto è Cristo seduto, coronato di spine, sullo sfondo di un'architettura ad archi che si apre su di un paesaggio in cui si vede un edificio a cupola. Di fronte a Cristo sono raffigurati in piedi quattro santi, da sinistra: una figura femminile con un manto rosso, poi un Santo vestito da soldato romano che si volge verso l'esterno del dipinto. A destra una Santa con un ostensorio in mano e un santo col saio e una croce rossa sul petto. I quattro santi possono essere forse identificati i due a sinistra con i SS. Vittore e Corona, che sono sepolti nella cripta del Duomo, mentre i due a destra sono S. Chiara e S. Francesco, identificabili per l'ostensorio e il saio

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 300
    Larghezza: 200
  • AMBITO CULTURALE Ambito Marchigiano
  • LOCALIZZAZIONE Osimo (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto può essere datato alla prima metà del XVII secolo. Fu infatti il Card. Antonio Maria Gallo, vescovo di Osimo (1591-1620) a donare alla città una spina della corona di Cristo - conservata ora in una teca d'argento - e a fare erigere un altare sotto il titolo appunto della S. Spina. A questo evento può essere ricollegato il soggetto della tela - un Ecce Homo - Il dipinto viene a volte ricordato come opera del bolognese Guido Reni, attribuzione non accettabile per ragioni stilistiche, ma anche riferito più spesso al pittore maceratese Sforza Compagnoni, morto a Macerata nel 1649). Il Ricci (1834, v. II, p. 267) scrive che più che al Reni, come generalmente si ritiene, è vicino al Guercino e che anzi sarebbe stato proprio lui a consigliare al vescovo A. Galamini (1620-1639) di affidare al Guercino la tela con la Madonna del Rosario per la chiesa osimana di S. Marco. Il riferimento ad un pittore locale con forti influssi bolognesi sembra comunque essere a tutt'oggi la soluzione attributiva più pertinente. Il dipinto si trova ora nella ottocentesca cappella della S. Spina, infatti nei lavori che si susseguirono all'interno del Duomo di Osimo venne mantenuto il titolo dell'antico altare, anche se le forme vennero completamente rinnovate
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100255005
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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