decorazione plastico-pittorica di Palombi Alessandro - produzione romana (sec. XVI, sec. XIX)

decorazione plastico-pittorica, ca 1572 - ca 1573

Modanature e rose araldiche in stucco dorato decorano i pilastri d'ingresso e l'archivolto, che reca in chiave uno scudo ovale in rilievo con cimiero e stemma. I sottarchi d'ingresso e d'altare sono suddivisi da cornici di stucco in campi rettangolari, ovali o mistilinei con motivi floreali dipinti . Sulla parete d'altare sono affrescati clipei con rosa centrale e vasi con frutta affiancati da grifi, che si dispongono rispettivamente sotto e sopra due lapidi iscritte con cornici dorate, baccellate e arricchite da due cherubini in stucco. La volta è suddivisa in spicchi mistilinei da ricche cornici in stucco, arricchite da valve di conchiglia, erme femminili e, al culmine delle vele, da angioletti entro ghirlande. Le vele sono affrescate con episodi della vita di San Girolamo, alternati a lacunari ottagonali con rosa centrale, mentre nel tondo centrale, all'interno di una tripla cornice stuccata e dipinta, compare la colomba dello Spirito Santo. Sui pennacchi (segue in Annotazioni)

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
    marmo nero antico/ incisione
    stucco/ doratura/ modellatura/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Produzione Romana
  • ATTRIBUZIONI Palombi Alessandro (notizie Seconda Metà Sec. Xix)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria in Ara Coeli
  • INDIRIZZO piazza Venezia, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Mario Delfini commissionò la ricostruzione e decorazione della cappella gentilizia affidando a Giovanni De Vecchi gli affreschi della volta, delle pareti e la pala d'altare. La data conclusiva di questi lavori è il 1573, tetsimoniato dall'iscrizione sepolcrale del committente; l'inzio è assegnato dalla critica al 1570-71 (Heideman,1982) o al 1572 (Pinelli, 1977). Non è stato individuato l'autore degli stucchi della cappella. Gli affreschi, già molto deteriorati nel Settecento, vennero sottoposti ad un restauro nel 1875, documentato da due iscrizioni ai lati dell'altare, che indicano anche il committente, Bernardino Trionfetti Generale dell'Ordine, e il motivo: la celebrazione del sesto centenario della morte di San Bonaventura (1221-1274), al quale in quell'occasione venne dedicato l'altare, precedentemente intitolato a San Girolamo. Il Valeri nel 1904 ricorda quale autore delle decorazioni architettoniche Alessandro Palombi, nome ignorato dalla critica, e riferisce che padre Bernardino fece anche costruire il sotterraneo per la sepoltura dei Ministri Generali francescani (Carta/ Russo, 1988, con bibliografia precedente). La cappella venne sostanzialmente dedicata all'ordine francescano, del quale compaiono sui pennacchi lo stemma più antico, con le cinque piaghe di Cristo, e quello più recente. Sull'entità dei rifacimenti ottocenteschi la critica in passato si è trovata discorde per quanto riguarda gli affreschi del De Vecchi sulla volta, ma sembra evidente che risalga al 1875 la decorazione della parete d'altare con le lapidi e quella dei pennacchi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200248549
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1985
    2006
  • ISCRIZIONI a destra dell'altare - vedi foto - lettere capitali -
  • STEMMI volta, pennacchio nord-ovest - RELIGIOSO - Stemma - ordine francescano - 01 - vedi foto
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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