Mani

scultura, 1951 - 1951

Quattro mani raffigurate rivolte verso l’alto con la parte terminale dell’avambraccio vestita di maniche con balze di tessuto ricamato. Due di esse, con i polsini stretti da bracciali con perle, sostengono sul palmo una posata – forchetta e coltello – che termina tra pollice e indice. La terza, con foglie inserite tra le balze della manica e polsino stretto da un ramoscello da cui pendono ciliegie, ha sul palmo un grappolo d’uva, tralci e foglie di vite e tra pollice e indice quella che sembra essere una farfalla. La quarta mano ha tra le balze della manica, che sembrano fatte di rete, pesci, conchiglie, anemoni di mare e stelle marine, sul palmo della mano è un ippocampo e tra pollice e indice una piccola stella marina; la superficie di quest’ultima mano presenta incrostazioni di organismi marini e ciuffi di alghe

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ smaltatura a caldo
  • ATTRIBUZIONI Ceramiche Gabbianelli (1939/ In Attività)
    Ponti, Gio (1891/ 1979)
    Fumagalli-prada (attivi Anni Cinquanta)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Opere ex Società Italia Navigazione
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le mani nascono dagli stampi industriali utilizzati per la produzione di guanti in gomma, i primi esemplari furono realizzati in porcellana da Gio Ponti (manifattura di Doccia, Richard Ginori) e presentati alla mostra parigina “L’art italien des XIXe et XXe siecles” del 1935. Le prime mani eseguite da Ponti erano caratterizzate da dorature e decori disegnati che traevano ispirazione da simboli esoterici. Sul catalogo della IX Triennale di Milano del 1951, sono riprodotte sette “manvestite” di Fumagalli e Prada create per Gabbianelli di Milano, che presentano, rispetto alle mani di Ponti, ricche maniche a sbuffo e di diversi oggetti applicati sul palmo, come i presenti quattro esemplari. Questi, provenienti dalla nave Verdi, recano sul retro il simbolo delle ceramiche Gabbianelli e la datazione al 1951, anno in cui Ponti collaborava con la manifattura milanese. Mani simili, prodotte da Gio Ponti nel 1951 per Casa Lucano a Milano, sono state vendute in un’asta londinese nel 2019. Le mani sono inoltre riprodotte in diversi schizzi e nelle celebri lettere disegnate inviate dall’architetto. Sembra ipotizzabile che l’idea originaria di Ponti sia stata sviluppata da Fumagalli e Prada per Gabbianelli proprio nel periodo in cui Ponti collaborava con la manifattura. Le quattro mani erano state probabilmente eseguite per la decorazione della nave Oceania, entrata in servizio nel 1952, per la quale Ponti aveva progettato gli interni. La nave, dopo una sostanziale ristrutturazione, era rientrata in servizio nel 1963 con la denominazione Verdi, e da essa le opere risultano sbarcate quando, a seguito della radiazione dal servizio passeggeri, le decorazioni presenti a bordo dei transatlantici sono state assegnate al Ministero dei Beni culturali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201389100
  • NUMERO D'INVENTARIO 3861
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
  • ENTE SCHEDATORE Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • ISCRIZIONI sul retro - Una V grande con a fianco tre v piccole sovrapposte -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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