Anziano arabo che fuma
dipinto
ca 1900 - ante 1913
Serbaroli Ettore (1881/1951)
1881/1951
formato rettangolare
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Serbaroli Ettore (1881/1951)
- LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
- INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, firmato, è giustamente documentato come opera di Serbaroli nell’inventario della collezione dell’Istituto del San Michele, motivo che ne documenta la provenienza dalla pia istituzione (1949, n.21; 1958/62 n.65; 1997, n. 14). Poche le notizie che rimangono su Ettore Serbaroli, artista romano, allievo della Scuola di disegno e Pittura del San Michele negli anni Novanta del XIX secolo. L’artista nei primi anni del Novecento si trasferì in Messico dove lavorò per sette anni fino al 1913, quando la rivoluzione lo costrinse a fuggire riuscendo a trasferirsi San Rafael, dove realizzò i 14 dipinti della "Via Crucis" per la chiesa di San Raphael e l’interno della Chiesa dei Santi Pietro in Paolo nel quartiere di North Beach a San Francisco, con l'aiuto di sua figlia Judith. Qui partecipò alle esposizioni del 1915 e nel 1922, avvicinandosi alla pittura americana di paesaggio e attestandosi come ritrattista e insegnante della tecnica dell’affresco. Secondo la testimonianza del nipote, Ettore nel 1924 venne contattato e scelto, grazie alla sua conoscenza dei dettagli architettonici europei, dall'architetto Julia Morgan - prima donna a ottenere la licenza di architetto nello stato della California -alla ricerca di un artista per decorare il magnifico castello di William Randolph Hearst a San Simeon: la residenza del celebre editore, imprenditore e politico statunitense William Randolph che rimane certamente il progetto più famoso della Morgan. Serbaroli si sposta poi a Hollywood, dove realizzò ritratti di attori nei principali studi cinematografici come Warner Bros e 20th Century Fox fino a poco prima della sua morte. Questa la biografia di un artista che iniziò la sua attività nell’ambiente romano della fine dell’Ottocento, in cui forti erano le tematiche legate all’orientalismo, come risulta anche dal dipinto di Cesare Biseo, Il sogno dell’arabo, poi tradotto in arazzo. A queste va riferito il bel dipinto in cui un anziano è raffigurato nell’atto di fumare il narghilè. Precisi i riferimenti agli abiti dell’arabo, con copricapo bianco e manto dalla doppia cromia bruna e bianca, così come l’ambientazione in cui è possibile notare il margine di un tappeto sul lato destro. Serbaroli, evidentemente all’inizio della sua carriera, firma orgogliosamente il dipinto nel margine inferiore destro, ostentando sicurezza e alta qualità pittorica, di cui farà poi largo uso una volta sbarcato nelle lontane americhe
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201389484
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ISCRIZIONI margine inferiore destro - E.Serbaroli - Ettore Serbaroli - corsivo alto-basso -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0