targa - manifattura di Castelli (sec. XVIII)

targa, 1700-1799

Decoro istoriato.Colori:azzurro,giallo,arancio,verde,bruno di manganese

  • OGGETTO targa
  • MATERIA E TECNICA Maiolica
  • MISURE Altezza: 20.5
    Larghezza: 27
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Di Castelli
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Ceramiche, Collezione privata Fuschi Giovanni
  • LOCALIZZAZIONE Convento dei Minori (ex)
  • INDIRIZZO via Convento, Castelli (TE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE A sinistra dopo una quinta architettonica,cinque donne festanti,tre in piedi,due sedute;segue una figura corrente con veste gialla mantello azzurro a volute svolazzanti;ai suoi piedi un arco e una freccia.Sulla destra,in basso,un cinghiale ucciso,con un foro sanguinante,poi una macchia di vegetazione dalla quale emerge un albero dietro al quale fa capolino una figura maschile.Sullo sfondo della scena al centro una monumentale base con la parte inferiore di una colonna scanalata.La targa è contornata da un sottile rigo giallo filettato di manganese.La scena mitologica rappresenta il mito di Atalanta figlia di Giasone re di Arcadia,amata da Meleagro.Nella caccia al cinghiale Calidonio,che la vendicativa Diana aveva mandato per devastare la zona.Atalanta aveva partecipato alla battuta di caccia,ma Meleagro era riuscito ad uccidere la belva facendo dono all'amata della tesa e del vello,e per questo era riuscito a farla la sua sposa.Il mito non finisce qui,ma a noi interessa solo che l'episodio rappresentato è quello del momento in cui Atalanta,saputo del dono,corre ad abbracciare Meleagro che si era nascosto dietro ad un albero,mentre le due fanciulle sedute le indicano dove lo spasimante si era nascosto e le altre in piedi sono festanti per la felice risoluzione dell'idillio.A parte le evidenti scorrettezze sulla resa della prospettiva,la scena è condotta con sicurezza e delicatezza di collaborazione.Se si dovesse tenere conto degli occhi "a puntino"secondo il paramento del Polidori,allora dovremmo dire che l'autore è Francesco Saverio Grue.Invece è da vedersi una delle opere di maniera di Carmine Gentile,che ha sempre predilettola figura umana,facendole dominare la scena e mettendo in secondo piano,come contorno,il paesaggio.Questo avvalorerebbe anche il fatto che molte opere ingiustamente attribuite a Francesco Saverio Grue siano invece da trasferire nell'area dei Gentili.A parte la scorrettezza nella prospettiva lineare che è sempre presente nelle opere del Carmine
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300183096
  • NUMERO D'INVENTARIO II.146
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici dell'Abruzzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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