allegoria della vittoria
Il monumento, collocato nell’ex Parco della Rimembranza, si compone di un corpo architettonico in travertino che fa da base ad una colonna marmorea. Il piedistallo, poggiato su un più largo basamento, reca, nella parte frontale, l’iscrizione commemorativa ai caduti delle due guerre, insieme alle date di costruzione, ricostruzione e restauro del monumento. Sugli altri lati sono affisse tre lapidi: due riportano gli elenchi dei caduti nella prima guerra mondiale, nella guerra d’Africa e in quella di Spagna ed una commemora i caduti nella guerra 1939-45. Ai piedi del basamento è posta una scultura bronzea raffigurante una grande aquila dalle ali dispiegate, allegoria della vittoria. Sul piedistallo si erge una colonna in marmo grigio coronata da un capitello corinzio. Su questo svetta una bellissima scultura, anch’essa in bronzo, ritraente una splendida vittoria alata. Rappresentata nelle vesti di una figura femminile, regge con la mano sinistra delle frecce, mentre con la destra, attraverso un insigne gesto, porge una corona di alloro cingendo simbolicamente di onore i caduti. La figura sembra sollevarsi su un globo, quasi animata da un leggero moto che dà vita anche al vivace panneggio dell’abito, reso con estrema naturalezza
- OGGETTO monumento ai caduti a colonna
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
marmo/ scultura
travertino/ intaglio
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ATTRIBUZIONI
Ditta Liberato Scioli (notizie Abruzzo Fine Prima Metà Sec. Xx)
- LOCALIZZAZIONE Parco della Vittoria
- INDIRIZZO Via Colle della Vittoria, Castel Frentano (CH)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ha avuto una genesi piuttosto elaborata ed è frutto di una ricostruzione avvenuta nel 1952, seguita alla distruzione della prima opera a causa dei bombardamenti. I documenti conservati nell’Archivio storico di Castel Frentano hanno permesso di ricostruire, quasi in maniera esaustiva, le varie vicissitudini. Nel 1921 si formò un Comitato pro-monumento guidato dal Senatore Prof. Raffaele Caporali che diede vita ad una filodrammatica con lo scopo di raccogliere fondi destinati alla costruzione del monumento. Il progetto venne affidato all’Architetto Secchi di Milano ed i calcoli per i materiali ed il computo metrico vennero eseguiti dall’Ing. Giuseppe Tavani di Lanciano. Dai documenti si deduce che nel 1923 erano già state acquistate la colonna e la vittoria alata in bronzo. Si desume, inoltre, che la ditta Zoboli e Paglialunga si occupò dell’esecuzione dei lavori. Questi procedettero a fatica fino al 1934 quando, a causa di disguidi in merito alla gestione dei fondi ed alle difficoltà economiche, il comitato si sciolse. La prosecuzione dei lavori venne, quindi, affidata al Podestà. Dalla delibera podestarile del 10 luglio 1936 si evince che il monumento era stato collocato sul Colle della Vittoria, ma i lavori non erano stati completati. Due anni dopo, nel 1938, il Comitato si ricostituì ancora una volta sotto la guida del Prof. Caporali. Si decise di concludere l’opera realizzando l’intonaco in cemento del basamento, la messa in posa delle targhe e dell’aquila bronzea, il completamento della scala d’accesso al piazzale e la sistemazione delle aree circostanti con la piantagione di alberi ed aiuole. I lavori furono portati a termine tra il 1938 e il 1942. In seguito all’ordinanza, da parte del Governo, di rimuovere dai monumenti le parti bronzee, il Comune di Castel Frentano inviò alla Prefettura e alla Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie una relazione. Questa, mirata a sottolineare il pregio artistico dell’opera, contiene preziose informazioni. Il basamento ed il capitello erano in marmo bianco di Carrara, la colonna era in granito roseo lucidato di Baveno ed alta 24 metri. La vittoria alata, alta due metri, era stata realizzata su disegno del Franzese dalla famosa fonderia Laganà di Napoli. L’aquila bronzea, collocata alla base del monumento, era opera dello scultore Cifariello. Nel 1943, però, il monumento venne completamente distrutto dagli eventi bellici. Le sculture in bronzo subirono enormi danni. La vittoria alata restò mutilata del braccio e del piede sinistro e di parte delle ali, mentre all’aquila mancava completamente l’ala sinistra. I pezzi mancanti di entrambi le sculture furono rifusi e saldati dalla Fonderia Laganà nel 1949. Il monumento fu ricostruito nel 1952, forse simile all’originale ma con diversi materiali dalla Ditta F.lli Liberato-Scioli. A questo anno risalgono anche le lapidi. Nel 1975 un fulmine danneggiò il monumento, restaurato un anno dopo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300283131-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell'Abruzzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell'Abruzzo
- ISCRIZIONI sul basamento, lato frontale - SU QUESTO COLLE / DAVANTI AL MARE NOSTRO / CASTEL FRENTANO / CONSACRA / LA IMMORTALITÀ DEI SUOI EROI / DISTRUTTO 1943 / RICOSTRUITO 1952 / DANNEGGIATO GIUGNO 1975 / RESTAURATO GIUGNO 1976 - stampatello maiuscolo - a caratteri applicati in bronzo - italiano
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
perizia tecnica (1)
perizia tecnica (2)
perizia tecnica (3)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0