ciborio - bottega napoletana (sec. XIV)

ciborio,

Fino al 1629 il ciborio si trovava sull'altare maggiore ed oltre ai due ordini di colonne che ora si vedono, ne aveva un terzo più alto di 16 colonnine su cui poggiava il cupolino ottagonale. Nel 1644 fu ricostruito in questa cappella, non più nella forma primitiva, ma ridotto di larghezza. Quattro leoni di marmo sono attualmente le basi. Due mensole sporgenti dall'architrave sorreggono due chierici che reggono l'uno il turibolo e l'altro l'aspersorio

  • OGGETTO ciborio
  • MATERIA E TECNICA marmo/ intarsio
  • LOCALIZZAZIONE Mercogliano (AV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli stemmi presenti sulle colonne inferiori e sugli architravi che sorreggono il cupolino sono della casa reale d'Ungheria. Ciò illumina sulla committenza che può risalire al ramo degli Angiò che aveva acquistato diritti al regno d'Ungheria. Probabilmente il ciborio fu un dono offerto al santuario da Maria, sorella di Ladislao d'Ungheria, re (1262-1290). La grande qualità che si può riscontrare nella fattura dei leoni di base e nelle decorazioni ad intarsi cosmateschi, scema nelle figurine dei due chierici che sporgono dall'architrave. Dunque opera di più artefici napoletani che memori delle lezioni di Arnolfo propongono una struttura che in origine doveva essere abbastanza articolata e di grande effetto luministico grazie anche alle variegate tessere musive delle colonne
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500657425
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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