presentazione di Gesù al tempio

dipinto, ca 1300 - ca 1349

Il pittore ha deciso di rappresentare la scena della presentazione di Gesù al Tempio, organizzandola in due gruppi: a destra sono visibili solo le mani del vecchio Simeone che doveva collocarsi al disotto di un'edicola, allusiva al tempio, di cui si vede un capitello; a sinistra sono invece dipinti, in ordine, S. Giuseppe, con in mano le tre colombe (tra le colombe e le braccia è posto un ampio drappo), la profetessa Anna e la Vergine con Gesù tra le braccia. Questi volge lo sguardo e la mano destra verso le colombe e S. Giuseppe

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura
  • MISURE Altezza: 164 cm
    Larghezza: 120 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Antuono
  • INDIRIZZO SS 96 bis, Oppido Lucano (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scena della Presentazione al Tempio è solitamente presente in cicli: in Basilicata, oltre che ad Oppido Lucano, è campita nella chiesa ipogea di S. Francesco ad Irsina (Villani, 2000, p. 87), mentre nella vicina Puglia è presente nella cripta di S. Biagio a S. Vito dei Normanni (Medea, 1962, p. 308; Falla Castelfranchi, 1991, pp. 111-118), nella chiesa del monastero italogreco di S. Mauro presso Gallipoli, scena non in buono stato (Falla Castelfranchi, 1991, p. 177, fig. a p. 192) ed, infine, nella chiesa di S. Giovanni Evangelista a S. Cesario di Lecce, opera facente parte di un ciclo, datato 1329 (Falla Castelfranchi, 1991, p. 213). La scena della Presentazione al Tempio è rappresentata spesso avulsa da un ciclo cristologico, come nella cripta materana di S. Falcione (La Scaletta, 1966, p. 95; De Ruggieri, in Padula-Motta-Lionetti, 1995, p.74), nella cripta del Crocifisso a Chiancalata, sempre a Matera (La Scaletta, 1966, p. 277), e nella cripta della Candelora a Massafra (Falla Castelfranchi, 1991, p. 153 e pp. 201-210). Queste ultime due opere, differentemente da quanto si legge nel Vangelo di Luca (Lc. 2, 37), presentano una versione della scena contratta alla sola Vergine con Bambino e Simeone (Falla Castelfranchi, 1988, p. 205). Più comunemente, invece, la scena cristologica viene rappresentata come nella cripta di S. Falcione e ad Oppido Lucano, cioè, al gruppo costituito dalla Vergine il Bimbo e S. Simeone vengono aggiunte anche le figure di S. Giuseppe e S. Anna che reggono in mano rispettivamente le colombe, simbolo sacrificale, allusivo alla passione di Cristo (Falla Castelfranchi, 1988, pp. 205-206), e un lungo cartiglio; viene inoltre seguita l'iconografia preiconoclasta, che vede Cristo nella braccia della Vergine, che lo tende a Simeone (Falla Castelfranchi, 1991, p. 207)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700167008-5
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • DATA DI COMPILAZIONE 2006
  • ISCRIZIONI all'interno del nimbo di S. Giuseppe, vicino ai volti della Madonna e di Gesù; sulle mani di Simeone - IOSEP; M(A)T(ER) D(OMI)NI; IC XC; SIMAON - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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