paesaggio pastorale e volta stellata

dipinto, post 1547 - ante 1550
Todisco Giovanni (attribuito)
notizie metà sec. XVI

sullo sfondo del presepe in pietra è dipinto un paesaggio che comprende la prosecuzione in piano del castello, alcuni alberi ed un uccello; sulla pa rete contigua appare un'articolata scena pastorale con in primo piano un p astore che suona il corno, mentre sul fondo, tra alberi frondosi, un pasto re seduto accarezza il suo cane, un altro incita il suo cammello e due cap roni neri si scornano. La parete di destra conserva solo le merlature dip inte di un edificio. Sulla volta del vano tracce della volta celeste stel lata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Todisco Giovanni (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Tursi (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione della parete di fondo, di quelle contigue a sinistra e a de stra e della volta della cripta che accoglie sotto un cielo stellato un be l presepe (Derosa L., p. 94), attribuito all'ambito di Altobello Persio, u nitamente alla decorazione dell'ambiente antistante, già riallacciata da G relle (1981) all'ambito di Simone da Firenze o ispirata allo stesso (Leone De Castris, 2002, p. 106), sono state ricondotte da Miraglia e Settembrin o (2003) al corpus di Giovanni Todisco di Abriola. La cripta è da riteners i, più correttamente, cappella funeraria privata della famiglia De Georgii s che ne commissionò la decorazione con soggetti mariani nel 1547-50, come si evince dalle lunghe iscrizioni ancora leggibili, in ricordo di un dupl ice lutto che la colpì. Appare con evidenza la continuità esistente tra i l manufatto in pietra e la decorazione pittorica. Alla pittura è affidato il compito di integrare e completare il racconto sacro rappresentato in f orma plastica, contribuendo all'illusione scenica: il prolungamento dei ba stioni merlati del castello, il paesaggio naturale che non solo fa da sfon do, ma quasi circonda la Natività, il cielo trapunto di stelle. La parete di sinistra, sebbene mutila, mostra una sapiente composizione articolata su diversi piani con equilibrio tra figure e spazio proprio del Todisco, c he sembra firmare queste pitture con il motivo dei capri che si affrontano sul fondo, già presente nella Natività dipinta nel chiostro del Convento di Santa Maria di Orsoleo nel 1545 (cfr. 17/00132908) e nella chiesa di Sa nta Maria ad Anzi, eseguita tra il 1555-1559. Si può a ragione ritenere c he ci sia stata una collaborazione tra due maestranze diverse, un sodalizi o tra due botteghe testimoniato anche nella Cattedrale di Matera, nella qu ale il presepe è opera di Altobello Persio e Sannazzaro di Alessano, mentr e la decorazione delle volte è considerata opera precoce del pittore abrio lano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700167203
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • DATA DI COMPILAZIONE 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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