anello - a fiore - ambito cosentino (inizio XX)
Anelli “a fiore” come questo, erano molto diffusi in area meridionale. Qui, sei gemme in pasta vitrea, incastonate a griffe, a giorno, si dispongono come petali intorno a una piccola perla sintetica. La perla allude alla fertilità, il fiore alla purezza femminile. Intorno ad esso, un decoro lavorato “a foglia” si sviluppa in tre volute. Un “nodo” simile è presente anche in altri esemplari della collezione Spadafora (Cf. OA 00167638). Questa forma si lega all’indissolubile promessa del matrimonio, ma allude anche alla tradizione iconografica del "Liber Figurarum" di Giacchino da Fiore. Una delle tavole più note combina nell’Albero della Trinità lo sviluppo verticale di una rigogliosa vegetazione con tre cerchi concatenati. Secondo la visione profetica del noto monaco cistercense, i tre cerchi rappresentano la natura trina del divino e i rispettivi stati del mondo. L’anello, in oro giallo a bassa caratura leggera, presenta una fascia a doppia canna vuota raccordata nel gambo. Il cestello, aperto e sfinestrato, nasconde una targhetta rettangolare, con bordatura ondulata a rilievo, con il marchio RAFP
- OGGETTO anello a fiore
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MATERIA E TECNICA
pasta vitrea/ incastonatura
Oro giallo a bassa caratura
perla/ sintetica
- AMBITO CULTURALE Ambito Cosentino
- LOCALIZZAZIONE San Giovanni in Fiore (CS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Come lo scrive Rosa Romano, a metà Ottocento, la sola città di Cosenza contava otto gioiellerie o officine per la lavorazione dei metalli preziosi, con un totale di sessantaquattro operai. Le diverse botteghe tramandavano una tradizione orafa ben diffusa nella regione calabra già dall’epoca medievale e rinascimentale. Se Napoli rimaneva il centro di riferimento per le produzioni di pregio, Cosenza e San Giovanni in Fiore servivano una clientela locale di stampo prevalentemente borghese o popolare. L’oro era simbolo del riscatto sociale e rivestiva un ruolo particolarmente importante nelle cerimonie matrimoniali e funebri. Attraverso la simbologia dei gioielli e il loro valore economico si esprimevano precisi segnali sociali. L’uso di oro a basse carature permetteva di riproporre tipologie di gioielli in voga tra le classi più abbienti, con prezzature inferiori
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800167657
- NUMERO D'INVENTARIO Inventario Spadafora n° 4
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
- ISCRIZIONI su una targhetta, sotto la galleria - RAFP - capitale -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0