Aureola di crocifisso ligneo
aureola di statua
post 1600 - ca 1650
L'aureola, a bacino convesso in lamina d'argento lavorata a sbalzo, traforo e cesello, corona il capo del crocifisso ligneo intagliato detto "Crocifisso miracoloso", custodito nella chiesa sassarese del Ss. Crocifisso e Sant'Apollinare. Sul bacino figurano due croci che si intersecano: una con bracci svasati e terminazioni a foglia e l'altra con bracci raggiati, raccordati da fogliame. E' delimitata esternamente da una ghiera con motivi a cordoncino. Al centro il foro mancante di puntale
- OGGETTO aureola di statua
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MATERIA E TECNICA
argento/ sbalzo/ incisione/ fusione/ traforo
- AMBITO CULTURALE Bottega Sarda
- LOCALIZZAZIONE SS. Crocifisso /Sant'Apollinare
- INDIRIZZO via Sant'Apollinare s.n.c, Sassari (SS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'aureola, realizzata presumibilmente nel XVIII secolo, orna il capo del crocifisso detto "Miracoloso" della chiesa del Ss. Crocifisso e Sant'Apollinare in Sassari. Il Crocifisso, in legno intagliato, di dimensioni naturali, della tipologia a tre chiodi, ben proporzionato ed improntato, secondo Maria Grazia Scano, ripresa da Alessandra Pasolini, "ad un contenuto naturalismo derivato dal Rinascimento italiano"; la Scano lo data alla seconda metà del XV secolo (Scano, M.G. 1991). Interessato da un incendio alla metà del ‘600, il crocifisso fu restaurato dallo scultore sassarese Diego Manunta nel 1651. Nel 1648 a seguito di una severa siccità, il Crocifisso venne portato in processione fino a Porto Torres, a seguito della quale si compì il miracolo di una pioggia abbondante, donde l'appellativo di Cristo miracoloso (Sortes, 1648; Marcellino, 1946). A seguito dell'evento, si succedettero altre processioni storiche a Sassari, nel 1679, sempre in occasione della siccità, nel 1711 e 1712 durante la guerra di successione, e ancora nel 1794-95 durante i moti angioiani. Le processioni con il Cristo miracoloso proseguirono nell'Ottocento (1800, 1849, 1854, 1855, 1859, 1864, 1865 e 1868) durante le quali si accompagnava in processione con la statuetta della Madonna delle Grazie, sempre allo scopo di impetrare la pioggia. Venerato degli agricoltori e dei massai per la benedire i raccolti e proteggere sia dalla siccità che dalle eccessive precipitazioni (Porcu Gaias, 2005). Alessandra Pasolini rileva come "la rappresentazione patetica e cruenta dei dolori sofferti dal Cristo nella sua passione e morte in croce si comprende meglio se inquadrata storicamente nel clima severo ed intensamente religioso della controriforma, in quanto risponde pienamente ai canoni artistici tridentini codificati da Carlo Borromeo e diffusi in tutta Italia. Si intendeva infatti presentare Cristo quale icona sofferente e modello di santità, nella sua duplice natura umana e divina" Pasolini, 2019, p.552
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000251092
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0