Figure
disegno
1965 - 1965
Manzi Riccardo (1913/)
1913/
su uno sfondo grigio-ferro, due personaggi, un uomo e un ragazzino, camminano uno dietro l'altro dirigendosi verso sinistra; entrambi portano una custodia di violino: la custodia dell'uomo ha le forme di una donna, mentre quella del ragazzino è di tipo tradizionale; le figure sono disegnate con un semplice contorno nero; le custodie sono interamente colorate di nero in maniera uniforme; l'unica nota chiara è costituita dalle facce dei due personaggi, contraddistinte da una macchia bianca che esce dai profili e non li riempie in maniera omogena
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
tempera su carta
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ATTRIBUZIONI
Manzi Riccardo (1913/)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondazione Davide Lajolo
- LOCALIZZAZIONE Fondazione Davide Lajolo
- INDIRIZZO Via Giovanni Bellezza, 12, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno è una delle vignette realizzate da Manzi per il mensile "Successo".\nSul retro del foglio, scritta a mano dal disegnatore, vi è anche la didascalia con la battuta umoristica che accompagna l'immagine. \nSempre sul retro sono registrati inoltre, con appositi timbri, tutti i dati relativi all'ingresso del disegno in redazione prima della stampa ("4 Mag. 1965") e al numero della rivista su cui esso è stato poi pubblicato, ad apertura della pagina intitolata "Le nostre vignette" (Successo 1965).\nIl mensile "Successo" era edito dalla Aldo Palazzi, la stessa casa editrice del settimanale "Tempo illustrato" per cui Angela Candiani lavora tra il 1960 e il 1974: è a motivo di ciò, infatti, che la Candiani ricorda di avere conosciuto Riccardo Manzi (2000, comunicazione orale). \nL'opera dunque entra a far parte della collezione Lajolo attraverso Angela Candiani, anche se, piuttosto che tramite Manzi stesso, è probabilmente tramite la redazione che in questo caso lei riesce ad avere il disegno dopo la sua pubblicazione.\nRiccardo Manzi fa parte di quella minoranza di artisti presenti all'interno della collezione Lajolo che, legati alla Candiani e non a Davide Lajolo, non figurano tra i nomi di coloro dei quali lo scrittore si è interessato dedicando loro articoli e presentazioni di mostre.\nPiù legato al mondo dell'illustrazione che a quello della pittura, Manzi si dedica però anche a quest'ultima e ha modo di esporre il suo lavoro in diverse occasioni: tra esse, una mostra alla Saletta di Modena in cui è presentato da Alfonso Gatto (Gatto 1955).\nAnche per quanto concerne strettamente la sua produzione di illustrazioni e vignette si è comunque discusso del valore pittorico in esse presente. \n"Il problema resta se il segno grafico, rivestito di colore, sia pittura, se cioè la visione di Manzi sia anche pittorica oltre che letteraria": così commenta Giuseppe Longo nell'introduzione ad un libro del 1961 che raccoglie vignette umoristiche di Manzi sulla vita di coppia, concludendo infine che, coesistendo in lui gli echi di tutte le pittoriche e di tutte le più rinomate espressioni grafiche degli ultimi cinquant'anni come si riscontra nel lavoro di tutti gli artisti, egli può essere considerato pittore a pieno titolo (Vivere due, 1961).
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301933416
- ENTE SCHEDATORE R03/ Fondazione Davide Lajolo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0