Giudice
abito di marionetta
post 1935 - ante 1935
Caramba; Ditta Ardovino (1865-1936; Sec. Xx Prima Metà)
1865-1936; sec. XX prima metà
Costume da nobiluomo di foggia quattrocentesca composto da veste, corpino, fascia da appogiare sulla spalla, cappello e scarpe.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO abito di marionetta
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MATERIA E TECNICA
cotone
garza
metallo
SETA
vetro
filo di rame
filo metallico/ doratura
paillettes
viscosa
- AMBITO CULTURALE Ambito Milanese||ambito Milanese
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ATTRIBUZIONI
Caramba; Ditta Ardovino (1865-1936; Sec. Xx Prima Metà)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Teatro di Figura - MUTEF. Fondo Eredi Colla
- LOCALIZZAZIONE Museo del Teatro di Figura - MUTEF
- INDIRIZZO Via Bergognone, 34, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il costume è stato confezionato nel 1935 per le riprese cinematografiche del film "I quattro Moschettieri" per il personaggio del Doge; in seguito il costume è stato usato per il personaggio del Giudice nello spettacolo "La Ginevra degli Almieri", in sostituzione di un vecchio costume usurato, di cui oggi rimane solo il cappello. La "Ginevra degli Almieri", ovvero "La Sepolta viva", è un adattamento per marionette dell¿omonima commedia scritta dall¿attore Luigi Del Buono, autore fiorentino della II metà del XVIII secolo ( 1751- 1832). È l¿inventore della maschera di Stenterello, che appare nel 1793 al Teatro del Cocomero di Firenze. Molte delle commedie scritte da Del Buono entrano nel repertorio del teatro delle marionette, come "Il diavolo mal maritato", "Stenterello viaggiatore e maestro di lingua italiana", "Il morto dal mantello rosso" e "I due gobbi". Il fenomeno si comprende poiché Del Buono aveva l¿abitudine di vendere ad altre compagnie e ad altri attori i suoi copioni. \nNel repertorio della Compagnia Colla la "Sepolta viva"è già presente dal 1835. Il manoscritto esistente risale al 1867, anno in cui il marionettista Testa Giovanni Domenico, collaboratore di Carlo Colla I, svolge la sua attività di copiatore, ricopiandolo da un testo precedente. \nSi presume che vada in scena nel repertorio della Compagnia Carlo Colla e Figli al Teatro Gerolamo, nei primi anni del XX secolo, epoca a cui possiamo far risalire i costumi; l¿ultima rappresentazione avviene il 18 Novembre 1956. \nUna curiosità riguarda le scenografie, poiché esistono due saloni settecenteschi che, malgrado la dicitura relativa alla commedia "Il matrimonio segreto", riportano in matita blu a grafia di Giovanni Colla, la dicitura "Ladro notturno". E¿ quindi possibile pensare che in qualche occasione fossero state commissionate per la "Ginevra degli Almieri" prima dell¿ambientazione in Firenze in epoca quattrocentesca. \nNel mondo marionettistico sparisce la scena IV, la scena V, la scena VI e la scena VIII del II atto; i personaggi dei soldati della scena X sono sostituiti dai becchini; sono tagliate la scena IV e parte della V del III atto. La vicenda viene completamente trasformata inglobando l¿atto IV con l¿ingresso del giudice che si raccorda con la scena II; è eliminata anche la scena IV, quella in cui Stenterello si finge avvocato.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302168910
- ENTE SCHEDATORE R03/ Associazione Grupporiani
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0