Ritratto del conte Giovanni Secco Suardo con domestico

dipinto, ca. 1720 - ca. 1722

ritratto

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Ghislandi Vittore Detto Fra' Galgario (1655/ 1743)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Accademia Carrara
  • LOCALIZZAZIONE Accademia Carrara
  • INDIRIZZO Piazza Giacomo Carrara, Bergamo (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, pervenuta in Accademia Carrara con il legato testamentario di Giovanni Secco Suardo del 1871, è tra i più celebri ritratti di Fra' Galgario per la freschezza dell'invenzione e per l'interpretazione data da una parte della critica, e in particolare da Giovanni Testori, che vi ha visto quello stesso spirito di "denuncia sociale" che fu di Giacomo Ceruti, detto appunto il Pitocchetto. Più che intenti sociologici, tuttavia, Francesco Rossi ha colto nell'"arrogante stupidità del nobiluomo en deshabillé e [nel]la rassegnata vecchiaia del servo" l'efficace espressione dello "spregiudicato naturalismo ghislandiano" (2004). Giovanni Secco Suardo, nato nel 1678 e qui raffigurato all'eta approssimativa di quarant'anni, era il figlio di Girolamo, ritratto in grande pompa dallo stesso Ghislandi nel 1711 (Accademia Carrara, inv. 58AC00108). Giovanni è rappresentato in modo informale con la testa rasata (priva di parrucca) e con la camicia slacciata, così come è aperta in modo trasandato quella che spunta sotto la livrea del domestico: entrambi i personaggi appaiono in una dimensione domestica e privata, dove non è necessario rispettare rigorosamente l'etichetta. Raffinati signori eternati in veste da camera o in abbigliamento 'comodo' nell'intimità della propria dimora sono comunque quasi un 'topos' nei ritratti di Fra' Galgario e della sua scuola. La posa di Giovanni Secco Suardo ricalca quella nel "Ritratto di gentiluomo", già Visconti Venosta, ora a Raleigh, e questa ripetizione potrebbe imputarsi all'utilizzo da parte del frate, tramandato dal Tassi, di "una figura di legno quanto il vivo, la quale nelle giunture tutta snodata essendo, volgeva e atteggiava a proprio piacimento". Il ductus pittorico è veloce e immediato, le pennellate larghe e a piccoli tocchi che restituiscono la qualità materica degli oggetti, tuttavia la composizione, in questa fase intermedia dell'attività di Fra' Galgario, è ancora studiata e costruita, diversamente dalla fase tarda, quando dominerà la resa 'naturale' e immediata del personaggio.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 300643288
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Accademia Carrara
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2004||2006||2006||2012||2012||2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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