Il Pianeta Sole. Disegno preparatorio per l'acquaforte, mai realizzata

disegno 1923 - 1924
  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ grafite
  • ATTRIBUZIONI Disertori, Benvenuto Maria (1887-1969)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco. Collezione Andrea Disertori
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno è contenuto in un quaderno dove Disertori ha tracciato diversi studi di nudi femminili preparatori per la figura di Venere nell'acquaforte Il Pianeta Venere, opera datata 1924 (Bellini-Alberti 45). Il piccolo album comprende inoltre due studi per un'altra incisione della stessa serie, Il Pianeta Sole (mai realizzata) e ricerche su bovini, forse da leggere in relazione con gli studi condotti per il segno zodiacale del Toro, che costituisce la casa principale del pianeta Venere e che si vede nell'incisione, sotto la mandorla di luce che ospita la dea.\nQuesto foglio in particolare è in relazione con il processo di elaborazione del Pianeta Sole, che nelle intenzioni dell'artista avrebbe dovuto far parte della serie di acqueforti, interamente progettata ma solo in parte realizzata, dei Sette Pianeti. Tra le carte del Fondo Disertori al Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco è probabile che le prime idee per il Sole risalgano al 1923, quando per testimonianza dell'incisore sarebbe nata l'idea della serie (R. Maroni, Benvenuto Disertori Peregrinus de Tridento incisore e umanista, Trento 1954, p. 28). Purtroppo, a differenza di altri Pianeti, come ad esempio Marte, al quale Disertori attese fino almento al 1954 (cfr. cat. Bellini-Alberti 2000, p. 58), non si hanno al momento tracce documentarie in grado di stabilire quando l'artista ha definitivamente abbandonato l'idea di tradurlo in stampa.\nI disegni del Fondo Disertori attestano diversi gradi di elaborazione, dai primi schizzi, in cui l'autore definisce a grandi linee l'impianto della scena che avrebbe dovuto comprendere in basso "una utopistica città idealizzata, materiata di platoniche armonie rinascimentali" (Disertori in Maroni 1954, cit.), attraverso una serie di soluzioni anche molto diverse tra loro, con il Sole-Apollo, sempre con l'arco teso, ma in piedi, fino al disegno più finito con il dio in ginocchio che punta la sua freccia verso il basso, con il sole sullo sfondo e sotto il segno zodiacale del Leone, sua casa principale (inv. FD D 441). Fuori dalle prime, sommarie delineazioni, nessuna traccia invece di quello che avrebbe dovuto essere il paesaggio in basso.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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