tessuto - ambito Persia (sec. XVIII)

tessuto 1730 - 1760

reperto di forma rettangolare costituito dall'unione di due frammenti con piccoli inserti quadrangolari agli angoli. \nDisegno: ripetiazione ritmata di motivi boteh (modulo di disegno cm 10,5 x 4,5)

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO tessuto
  • MATERIA E TECNICA seta/ taqueté
  • AMBITO CULTURALE Ambito Persia
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Area Museo delle Culture, Progetti Interculturali e Arte nello Spazio Pubblico
  • LOCALIZZAZIONE MUDEC - Museo delle Culture
  • INDIRIZZO Via Tortona, 56, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE a palmetta cachemire che ricorre sulla superficie del manufatto, con andamento destra sinistra, sinistra-destra, è un elemento ricorrente della produzione tessile persiana. La sottolineaturadella silhouette del boteh, composto da delicati fiorellini in monocromi, sposta la datazione dal Seicento al secolo successivo, quando il rametto sinuoso evolve in chiave "astratta" nella mandorla uncinata. Consultando le svariate cronotassi del decoro (cfr. ad esempio S. Cohen, 2012, pp. 37-39; The Paisley boteh, 1986, p. 9) il tessuto in esamina potrebbe datarsi in un range compreso tra il 1730 e il 1760. Gli accordi cromatici rimandano anch'essi alla Persia, così come il fatto che i motivi cambino direzione a file alterne (L. W. Macke, 2015, p. 426); il tessuto è molto raffinato e presenta la particolarità del fondo interamente coperto da trame di oro tirato che, per via della loro natura rigida, generano una texture "crettata". L'uso di metalli preziosi nella produzione tessile persiana e indiana ha destato l'interesse di viaggiatori e studiosi sin da Jean Chardin, gioielliere e scrittore, noto per il suo resoconto sulla Persia safavide frutto di un viaggio intrapreso nel 1664. Gli studiosi contemporanei hanno verificato sul campo le osservazioni generali del testo di Chardin attraverso la campionatura di reperti esistenti; dalla mappatura è emersa la ricorrenza dell'impiego di metallo filato (argento dorato e argento) per impreziosire le stoffe sia nell'una che nell'altra area geografica (P.L. Baker, pp. 164-165). La tipologia del metallo tirato nella produzione safavide è risultata piuttosto rara e comunque associata alla decorazione dei bordi delle fusciacche tipiche dell'abbigliamento orientale del periodo, come accade effettivamente in un reperto nella collezione della Fondazione Antonio Ratti di Como, assegnabile alla Persia del XVII secolo (pubblicato in F. Chiara, 2016, p. 33). La forma del reperto del MUDEC non permette di risalire immediatamente alla destinazione del tessuto, che si reputa tuttavia legata all'abbigliamento.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Mudec - Museo delle Culture
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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