San Francesco. san Francesco d'Assisi riceve le stimmate

dipinto ca 1358 - ca 1358

Sportello laterale destro di trittico, parte superiore: S. Francesco inginocchiato a sinistra, riceve le stimmate da Cristo crocifisso in cielo; sullo sfondo una roccia con un albero, a destra una Chiesa con campanile ed ai suoi piedi un ruscello.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA oro
    tavola
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
  • ATTRIBUZIONI Jacopo Del Casentino (1297 - 1349 Ca.)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici di Pavia
  • LOCALIZZAZIONE Castello Visconteo
  • INDIRIZZO Viale XI febbraio, 35, Pavia (PV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavoletta raffigurante San Francesco riceve le Stimmate costituiva, unitamente a quella con Sant’Andrea e San Giacomo (inv. P 166b), la parte superiore dello sportello di destra di un trittico portatile. Il pannello di sinistra era invece costituito dalla Crocifissione (inv. P 166c). Come quello di destra, anche quest’ultimo scomparto è stato decurtato in passato, poi reintegrato per raggiungere l’altezza del “pendant” e consentire l’adattamento delle tavole entro un’unica cornice. Col restauro del 1959 di Della Rotta la cornice e la reintegrazione vennero rimosse e il laterale di destra venne diviso in due parti.\nQuando le tavolette giunsero nella collezione Malaspina vennero catalogate come opera di Masaccio. Fu poi Salmi nel 1924 a restituirle a Jacopo del Casentino (not. dal 1297 al 1358), rilevando delle analogie compositive e iconografiche con il trittichetto Cagnola degli Uffizi, unica opera firmata del pittore. Qualche anno dopo, al medesimo polittico venne ricondotta dall’Offner la Madonna di Francoforte (1927), che doveva costituire lo scomparto centrale. Nel 1932 l’attribuzione venne confermata dal Berenson.\nDal punto di vista stilistico, fu sempre il Salmi il primo a rilevare i tratti senesi delle tavolette: “l’allungamento delle forme, l’immobilità ieratica dei personaggi, la decorativa impostazione del S. Giovannni” e “il gustoso sapore illustrativo del paesaggio della scena con le Stimmate”. Secondo il Boskovits (1975), lo stesso sentore seneseggiante si ritrova anche nella tavola con Santa Lucia conservata all’Institut voor Kunstgeschiedenis di Groningen, “riferita dal Van Marle ad Ambrogio Lorenzetti”. Sulla base di questo confronto si può dire che le tavolette pavesi si collochino verso l’attività tarda del pittore, che ha assimilato i motivi della scuola di Siena pur mantenendo ancora viva la sua fedeltà allo stile di Giotto.\n
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Musei Civici di Pavia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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