veduta del monumento ai caduti a Morazzone

piatto ca. 1900 - ca. 1920

Piatto in ceramica bianca dipinto a mano raffigurante uno scorcio del centro storico di Morazzone, col monumento ai caduti a colonna spezzata, eretto in ricordo della battaglia combattuta il 26 agosto 1848 fra Garibaldini e Austriaci. La rappresentazione è animata da figure umane.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO piatto
  • MATERIA E TECNICA ceramica/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Società Ceramica Richard
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Casa Macchi
  • INDIRIZZO piazza Sant'Ambrogio, 2, Morazzone (VA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo monumento ai caduti si trova vicino la piazza principale del paese. È stato eretto in ricordo della battaglia combattuta il 26 agosto 1848 fra Garibaldini e Austriaci.\nIl piatto proviene dalla manifattura milanese "Società Ceramica Richard".\n\nAntesignana della Società Ceramica Richard è la Società per la fabbricazione delle porcellane lombarde fondata nel 1830 dalla ditta Gindrand, ceduta poi nel 1833 al nobile Luigi Tinelli che costruì lo stabilimento di San Cristoforo sul Naviglio Grande, importante via commerciale per le produzioni industriali.\nGiulio Richard (1812-1885) rileva da Tinelli la fabbrica il 23 maggio 1842; ha grandi idee per la piccola produzione, e così dai forni dello stabilimento cominciarono a uscire non solo manufatti pregiati, destinati ai più ricchi, ma anche vasellame e terraglie per uso quotidiano.\nOttenendo ottimi riscontri e vendite, Richard fonda il 23 febbraio 1873 la Società Ceramica Richard con sede in Milano e con stabilimenti a San Cristoforo, Palosco e Sovere.\nL'11 ottobre 1896 la Società Ceramica Richard si fonde con la Porcellana Ginori di Doccia, nata nel 1735: unisce alla sua attività lo stabilimento di Doccia e i sei negozi di Firenze, Bologna, Torino, Roma e Napoli. Nasce la famosa ditta di ceramiche Richard-Ginori.\nL’ingresso dei Richard a Doccia introduce moltissime innovazioni meccaniche nei laboratori e potenzia la decalcomania litografica per ridurre le forti spese della decorazione a mano. \nNel 1923 diviene direttore artistico della "San Cristoforo", come di tutti gli altri stabilimenti della società "Richard-Ginori", Gio Ponti che chiama a collaborare alla manifattura, con esiti modernissimi, lo scultore Salvatore Saponaro.\nNel 1928 Gio Ponti assume, come modellatore, il giovane Giovanni Gariboldi che nel 1946 diviene direttore artistico della manifattura.\nAlla fine degli anni Venti Fausto Melotti è invitato a realizzare alcuni prototipi, su disegno di Gio Ponti.\nLa ditta presenta alcuni lavori, eseguiti sotto la direzione di Ponti, alla Triennale di Milano del 1930.\nAlla manifattura collaborano negli anni tra il 1923 e il 1940 tra gli altri, Bruno Innocenti, Luigi Tazzini, Elena Diana e gli scultori Geminiano Cibau, Mari Lorenzetti, Sandoz e l'architetto designer Emilio Lancia ed altri.\nTra i collaboratori attivi presso la manifattura nella seconda parte del secolo ricordiamo, tra gli altri, Antonio Meoni, Luigi Agosteo, Giovanni Tedeschi e Dino Diomedi e la pittrice e decoratrice Marisa De Michetti.\nNel 1965 avviene la fusione della Richard Ginori con la Società Ceramica Italiana (S.C.I.) di Laveno Mombello.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • ENTE SCHEDATORE R03/ FAI - Fondo Ambiente Italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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