leggio di Cariola, Pietro; Zecchini, Pietro (attribuito; intagliatore) (terzo quarto sec. XVIII)

leggio post 1762 - ante 1774
Cariola, Pietro; Zecchini, Pietro (attribuito; Intagliatore)
periodo di attività noto notizie 1758-1783; 1718-1794

Il piccolo leggio da altare, altrimenti detto “letturino” è in legno intagliato e dorato, anche se quella attuale non è la finitura originale ma il frutto di una grossolana ridoratura, forse nemmeno la prima. Pertanto l’opera in esame poteva essere in origine argentata e non dorata. La parte destinata a reggere il libro è incernierata alla base, così da poter essere sollevata e tenuta nell’inclinazione desiderata mediante un piccolo telaio che si fissa su un’apposita cremagliera. La parte più propriamente intagliata è la base che riproduce, in formato ridotto, i panchetti che si diffondono nel Settecento e i poggiapiedi che da questi derivano. I lati sono intagliati con motivi fogliati, mentre le gambe sono incurvate a ricciolo secondo il gusto barocchetto e le solo le ridipinture non consentono una corretta lettura dei particolari.\n

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO leggio
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Cariola, Pietro; Zecchini, Pietro (attribuito; Intagliatore)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE MAST Castel Goffredo - museo della Città
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Antica Prevostura
  • INDIRIZZO Via Andrea Botturi, 3, Castel Goffredo (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE È probabile che fossero numerosi i leggii di questo tipo presenti nella prepositurale di Sant’Erasmo e negli oratori ad uso dei tanti altari. L’inventario del 1781, ad esempio, elenca un “letturino per cantare la Passio”, mentre quello del 1826 colloca nel Camerino degli argenti della medesima chiesa “Tre letturini di legno inargentati”. Alcuni documenti che precisano i nomi degli artefici, aprono la questione su chi possa essere l’autore dell’opera in esame. La Compagnia del SS. Sacramento sembra la più attiva nel commissionare questo genere di manufatti. Con bolletta datata 20 marzo 1762 infatti, Pietro Zecchini viene pagato “per un letturino ad intaglio per l’altare del Cenacolo di questa compagnia” in occasione della realizzazione dei banconi che oggi si trovano nella Sagrestia nuova. Dodici anni più tardi Pietro Cariola, firmandosi e aggiungendo la qualifica di “intagliatore” quietanza il pagamento di un altare “compreso un leturino”. Sebbene l’intaglio appaia stilisticamente arcaico, è verosimile attribuirne la realizzazione a Pietro Zecchini, perché dal Cariola ci si aspetterebbe un gesto artistico di maggior finezza.\n\n\n\n
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • ENTE SCHEDATORE S23
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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