Polittico Galliani. Annunciazione

pala d'altare, ca. 1520 - ca. 1520

Il polittico raffigura, partendo dall'alto: nel timpano la Colomba dello Spirito Santo e al di sotto, nella lunetta, Dio Padre benedicente. Ai lati, racchiusi dalla cornice formata da due cornucopie dorate, l'Annunciazione. Negli scomparti del registro mediano si dispongono, a cominciare da sinistra, Santa Caterina d'Alessandria con la palma e la ruota del martirio, Santa Monica con la croce, al centro la Madonna col Bambino circondata dagli angeli mentre San Giovanni Battista bambino con le braccia incrociate volge lo sguardo verso il committente, il frate agostiniano Nicola Galliani. L'ultimo comparto a destra mostra San'Agnese con l'agnellino e Santa Chiara da Montefalco. L'ultima zona accoglie San Bassiano, patrono di Lodi, San Nicola da Tolentino, con il sole sul saio (è più importante dei Santi agostiniani), Sant'Agostino in cattedra e sotto ai suoi piedi tre eretici simboleggianti le sette dei donatisti manichei e pelagiani da lui fieramente avversate, Sant'Alberto e San Giovanni Bovo, assai venerato dalla Congregazione di Lombardia. Nella predella Cristo al centro e gli Apostoli.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO pala d'altare
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Piazza, Alberto (1490-1525)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Agnese
  • INDIRIZZO Via Marsala, 27, Lodi (LO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il magnifico polittico è una delle opere più note di Alberto Piazza e insieme al Berinzaghi dell'Incoronata e al Pallavicino di Castiglione, è uno dei tre polittici giunti intatti sino a noi. Commissionato dal frate agostiniano Nicola Galliani, discendente da una importante famiglia di Casalpusterlengo, probabilmente per celebrare la sua elezione a priore. L'opera segna un momento determinante nell'evoluzione artistica di Alberto, in cui cui si evidenziano le scelte operate dall'artista in chiave classicista. Negli scorci arditi degli eretici il Piazza ripropone un tema caro ai "prospettici" Bramantino e Zenale, con una derivazione nell'eretico di sinistra dal prototipo bramantiniano della pala dell'Ambrosiana, mentre il guerriero con l'elmo dell'angolo opposto è una memoria dell'ario calpestato da Sant'Ambrogio nella pala zenaliana conservata a Denver, Colorado. Queste citazioni evidenziano il puntuale aggiornamento di Alberto sulla cultura milanese, come mostra anche il realismo pungente del ritratto del frate. Lo scomparto centrale con la Madonna col Bambino richiama quello del Gonfalone dell'Incoronata di Lodi: lo spazio è definito da un drappo stellato sorretto da due angeli che fa da schermo contro un cielo di luce abbagliante. Sono però le figure della Vergine e del San Giovannino a darci la misura esatta delle aspirazioni e delle attitudini classiciste di Alberto, quasi ipotizzando un viaggio a Roma per conoscere Raffaello.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Museo Civico di Lodi
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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