Ferrara – Palazzo Schifanoia – Fabbrica trecentesca – particolare lato nord prima del restauro del 1983. Passaggio Università di Farmaceutica
negativo,
1982/12 - 1982/12
Felisatti, Daniele (notizie Dal 1982-)
notizie dal 1982-
La ripresa in esame mostra una porzione della facciata interna del palazzo trecentesco e una piccola porzione del palazzo quattrocentesco; in alto un lucernario
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Italia - Emilia Romagna - Ferrara - Architetture - Palazzi - Palazzo Schifanoia
Palazzo Schifanoia1385 - fabbrica trecentesca - retro
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MATERIA E TECNICA
pellicola
gelatina bromuro d'argento
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Felisatti, Daniele (notizie Dal 1982-): fotografo principale
- LOCALIZZAZIONE Ferrara (FE) - Emilia Romagna , ITALIA
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’immagine in esame fa parte di una serie di scatti eseguiti a dicembre 1982 da Daniele Felisatti per documentare lo stato della porzione più antica di Palazzo Schifanoia prima dei grandi lavori di restauro che la interessarono negli anni successivi. Il primo nucleo del palazzo, testimoniato dalle foto ma profondamente mutato nel corso del tempo, risale al 1385 e fu edificato per volere di Alberto V d’Este; non si conosce il nome del capomastro a cui fu affidato il cantiere. Aveva una fronte lunga 32 metri ed era ad un solo piano. Gli Estensi intesero fin da subito fare di questo luogo il centro degli svaghi della corte ma presto Schifanoia divenne preziosa anche per l’accoglienza degli ospiti e per esigenze di corte: fu chiaro fin da subito che il palazzo edificato non era sufficiente e nel 1391 fu prolungato fino a raggiungere i 96 metri, triplicandone i volumi. Successivi lavori interessarono la porzione quattrocentesca con la sopraelevazione di un piano, la costruzione di una scala esterna coperta che permetteva di raggiungere il Salone dei Mesi dall'atrio di ingresso del palazzo e il raccordo della scala esterna con il loggiato che, un tempo, era addossato alla porzione trecentesca del palazzo. Di queste opere esterne non rimane nulla: nel 1703 i Tassoni acquistarono il palazzo e nel 1707 demolirono la loggia mentre della scala esterna si perdono le tracce fra il 1727, quando è testimoniata come ancora esistente anche se coperta con coppi e non più con la sua originaria pensilina in piombo, e il 1745. Sul tetto è invece evidente il lucernario di copertura dello scalone interno, costruito nel XIX secolo per accedere dall'atrio al Salone di rappresentanza senza passare per l'esterno. La porzione ovest del lucernario, sulla destra della foto, sarà demolita con i lavori di ristrutturazione. L’aspetto novecentesco dell’ala trecentesca del palazzo, così come testimoniato dalle foto eseguite da Felisatti, è quello di una corte di campagna aperta sul vasto giardino interno; la presenza di finestre al secondo piano ne testimonia anche le trasformazioni interne che portarono alla suddivisione in due piani con la costruzione di tramezzi e l’apertura di finestre. Lo scatto riprende, al centro, l’apertura corrispondente al n. 21 di via Scandiana, portone attraverso il quale si accedeva al giardino a nord e all’Università di Farmaceutica. Il negativo è presente nel Registro Inventariale della Fototeca dei Musei d'Arte Antica di Ferrara
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634548
- NUMERO D'INVENTARIO 51757
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0