Bologna, veduta dell'Arca di San Domenico nell'omonima chiesa

positivo album, (?) 1864 - ante 1869
Anriot, Emilio
1826/ post 1869
Nicola Pisano (bottega Di)
1210/1220-1278/1287

Stampa sciolta inserita con i quattro angoli nei tagli predisposti alla carta 11, recto (attualmente estrapolata)

  • OGGETTO positivo album
  • SOGGETTO Scultori - Italia - Sec. XV - Niccolò dell'Arca
    Scultura - Monumenti sepolcrali - Sarcofagi - Rilievi - Statue
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Basilica di San Domenico - Cappella di San Domenico, Arca del santo
    Scultori - Italia - Sec. XIII - Pisano, Nicola (scuola di)
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anriot, Emilio: fotografo principale
    Nicola Pisano (bottega Di): scultore
    Niccolò Dell'arca (1435 Ca.-1494):
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
  • INDIRIZZO Via Castiglione, 7, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La ripresa mostra una veduta complessiva dell’arca sepolcrale di San Domenico - fondatore dell’Ordine dei Predicatori morto a Bologna nel 1221 - conservata presso la chiesa del convento domenicano bolognese, la Basilica eponima, già San Niccolò delle Vigne. Circa trenta anni dopo la rapida canonizzazione del santo spagnolo, nel 1264 la commissione per il maestoso monumento funebre venne assegnata a Nicola Pisano, poi realizzato con la collaborazione dei suoi più stretti allievi, tra i quali in particolar modo Arnolfo di Cambio e Lapo, ai quali si associa il nome dello scultore e converso domenicano Guglielmo da Pisa, che accompagnò le formelle del sarcofago vero e proprio a Bologna per metterle in opera nel 1367. Alle storie della vita del Santo scolpite nel XIII secolo si assommarono nel XV i lavori compiuti a partire dal 1469 da Niccolò de Apulia, lapicida dalmata proveniente dall’Italia meridionale, che per tale impegnativo venne in seguito conosciuto come Niccolò dell’Arca. Sono opera sua le statue a tutto tondo a coronamento del coperchio e dell’alta cimasa con il Pantocratore benedicente. In seguito il diciannovenne Michelangelo Buonarroti completò con tre statue il lavoro interrotto da Niccolò (1494), mentre Alfonso Lombardi fornì lo zoccolo a bassorilievo nel 1531-32. Il parigino Emilio Anriot è segnalato, nella sua attività bolognese, dall'apertura nel 1861 dell'atelier di via Mercato di Mezzo 56, alla successiva sistemazione in via San Mamolo 102 (dal 1864), sino al trasferimento romano avvenuto nel 1869 (cessione dello studio a Giuseppe Boniglioli). Il positivo in esame potrebbe fare parte della prima serie di "Vedute Fotografiche Artistiche e Monumenti della città di Bologna", compiuta da Anriot a partire dal 1864 ed in vendita presso la Libreria bolognese Marsigli e Rocchi. Nel Cristofori-Roversi 1980 (vedi BIB, p. 99) vengono indicati i soggetti numerati nelle due serie editoriali uscite nel 1864 (prima serie) e nel 1865 (seconda serie), già pubblicati sul periodico "Monitore di Bologna". In particolare nella prima raccolta il "n. 3, monumento a S. Domenico" potrebbe identificarsi l'albumina in esame (la datazione del fototipo rimane comunque circoscritta all'attività bolognese del fotografo). Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. Documentazione circa il fondo è reperibile presso l'Archivio Storico della Pinacoteca, pratiche n. 31, foglio 43, n. 9
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635803-33
  • NUMERO D'INVENTARIO 31875/ 663
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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