Disegno dell’alma città di Bologna Ichnoscenografia di Filippo de Gnudi

negativo, 1948/02/00 - 1948/02/00

La lastra negativa era originariamente contenuta in pergamino; tale busta, con iscrizioni e annotazioni, si conserva separatamente. Presenta una mascheratura in carta nera su tutti e quattro i lati

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Cartografia - Pianta - Bologna
    Bologna - Piante topografiche
    Cartografi - Italia - Sec. 18. - De Gnudi, Filippo
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Stanzani (notizie 1939): fotografo principale
    De Gnudi, Filippo (1702 Ca): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il negativo in esame mostra la parte centrale della pianta dal titolo “Disegno dell’alma città di Bologna Ichnoscenografia” realizzata da Filippo de Gnudi del 1702 (BIBH: BAPB1237, p. 169, n. 31), si ritiene sia una delle opere più importanti per la documentazione degli antichi edifici e delle strade bolognesi. A differenza delle precedenti piante di Bologna, tra le altre le piante del Duchetti e del Blaeu (vedi NCTN: 08 00640735), in essa compare per la prima volta e con grande evidenza la caratteristica formazione a ventaglio frutto dell’addizione longobarda ad est e lo sviluppo lineare lungo le radiali (ma solo verso il Mille) ad ovest” (BIBH: BAPB1237, p. 30, fig. 11, p. 32). “A nord-est, est e sud-est del cuore della città è rimasta ben visibile la traccia delle vie sistemate dove erano le fosse della cerchia dei torresotti; in qualche caso esistono anche vie parallele interne alle mura. Verso la metà del lungo percorso semicircolare si distingue la “seliciata” di strada Maggiore (fra strada S. Vitale e strada Maggiore)” (BIBH: BAPB1237, fig. 18, p. 40). Tale pianta “per le sue grandi dimensioni, permette di distinguere chiaramente alcuni complessi torre-corte: come la corte de’ Galluzzi, fra l’altro una delle pochissime sopravvissute sino a noi nella sua articolazione globale. Nonostante le trasformazioni che potevano essere avvenute già al tempo dello Gnudi, è ancora evidente come gli edifici offrano un fronte compatto, chiuso e privo di portici verso l’esterno, e racchiudano invece all’interno abbondanti spazzi privati tutto intorno alla torre gentilizia. A destra, in basso, si scorge un arco che collega due case al di sopra di una via, ciò che frequentemente avveniva nella Bologna medievale, nonostante i divieti del Comune” (BIBH: BAPB1237, fig. 27, p. 48). Nel testo di Giovanni Ricci (BIBH: BAPB1237) vengono pubblicati alcuni particolari della pianta: il “Palazzo del Publico”, la chiesa di S. Petronio e il Palazzo dei Notai (fig. 40, p. 68); la zona del Foro dei Mercanti e il Palazzo dei Pepoli (fig. 41, p. 70); la piazzetta di S. Michele de’ Leprosetti (fig. 43, p. 72); il guasto (visibile al centro in basso) che altro non era che l’area in cui si accumularono le macerie del palazzo Bentivoglio distrutto nel 1507 e dove dopo due secoli e mezzo venne costruito il Teatro Comunale (fig. 57, p. 96); il portico del Baraccano la cui costruzione è riconducibile all’età bentivolesca (fig. 59, p. 98); il Palazzo dell’Archiginasio e l’antistante piazza, detta “del Pavaglione” (fig. 61, p. 102); l’apertura di via Urbana (fig. 68, p. 111); la chiesa di S. Lucia e il collegio gesuitico di S. Luigi (fig. 74, p. 117). Il rifacimento moderno di questa pianta eseguito da L. Confortini nel 1985, è stato oggetto di uno studio dal titolo “Dalla rappresentazione cartografica storica a un ambiente digitale 3D: esperienze su una carta settecentesca bolognese settecentesca bolognese” curato da Gabriele Bitelli e Giorgia Gatta dell’Università di Bologna, nel 2010 (http://www.amfm.it/wp-content/uploads/2013/05/images_pdf_100422_WS_Bologna_interventi_DISTART.pdf)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800640722
  • NUMERO D'INVENTARIO N_001570
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE C SCAF. V N. 85/ INVENT. N. 14432/ PROV. Bologna COMUNE Bologna/ LOCALITÀ Bologna/ MONUMENTO: Disegno dell'Alma/ città di Bologna - Iconoscenografia/ FOTOGRAFO Stanzani DATA 2.1948/ OSSERVAZIONI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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