brocca (Isings forma 13)

0 d.C. - 50 d.C.

Brocca con corpo sferoidale schiacciato (a trottola) che si restringe a formare il collo, lungo e cilindrico, rastremantesi verso l’alto, orlo pendente ribattuto due volte; l’ansa verticale a due nervature è piegata ad angolo acuto all’altezza del labbro, piede ad anello ricavato dalla base. Vetro traslucido. Il colore blu cupo dello sfondo si diluisce in varie sfumature d’azzurro dove sono le striature bianche ondulate, distribuite sul collo, sul corpo, sul fondo del vaso. Questa tecnica, detta “a piume d’uccello” (cfr. Fremersdorf 1958, cit., p. 26) ed ottenuta facendo precedere alla soffiatura l’applicazione al bolo di filamenti bianchi, è esclusivamente italiana, probabilmente dell’Italia settentrionale, ed è databile ai primi tempi dell’Impero. Il tipo di brocca è diffuso in Italia nord-occidentale e in Francia, dove è documentata una produzione locale nell’atelier di Lione dal secondo quarto del I sec. d.C.(cfr. Foy-Nenna 2001, cit., p. 187; Foy-Nenna 2003, cit., p. 241). In Veneto alcune esemplari, non molti, sono stati rinvenuti soprattutto a Montebelluna e ad Adria (cfr. Larese 2004, cit., p. 29, tab. 49, fig. 31).

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