Cristo; Santi martiri, patriachi e vescovi

CALICE, post 900 - ante 999

Base troncoconica svasata in argento dorato, con rigonfiamento anulare all'impostazione della coppa; tutta la base, ad eccezione del nodo, è decorata da placchette dorate dipinte a smalto, profilate da file di perle. Lungo il diametro della base le placchette hanno ciascuna tre elementi circolari, che inscrivono motivi a fiore bianchi rossi e blu, che si ripetono anche nella fascia sotto il nodo, alternati a elementi a V contrapposti, separati da un punto centrale.Tra le due fasce si trovano quattro placchette con busti di santi con paramenti patriarcali, rispettivamente San Gregorio, San Giovanni Crisostomo, Sant'Ignazio e San Teofilatto. Coppa emisferica in sardonica, decorata all'interno da un medaglione cirolare con la figura di Cristo benedicente a mezzo busto. Lungo la base della coppa vi è una fascia con cabochons in cristallo. Lungo l'orlo corre una fascia in argento dorato con placchette a fondo oro, con iscrizione a smalto blu, profilate da file di granuli e inferiormente da una linea di perle. La montatura è raccordata da bande verticali con medaglioni circolari al centro, con busti di santi martiri a smalto, circondati da perle e linee di granuli, rispettivamente Acindino, Demetrio, Procopio e Teodoro, alternati a palmette e fiori ornamentali a smalto

  • FONTE DEI DATI Regione Veneto
  • OGGETTO CALICE
  • MATERIA E TECNICA cristallo di rocca/ cabochon
    perle
    sardonica
    smalto/ lavorazione a cloisonné
    argento/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bizantino
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Tesoro
  • LOCALIZZAZIONE Basilica di San Marco
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I busti sulla base farebbero riferimento ai patriarchi di Costantinopoli: rispettivamente Gregorio di Nazianzo, Giovanni Crisostomo e Ignazio d'Antiochia. Il quarto personaggio, Teofilatto di Nicomedia, non era un patriarca ma un vescovo, e la sua presenza alluderebbe al patriarca Teofilatto, figlio dell'imperatore Romano I, consacrato a 16 anni nel 933 (933-956), rappresentato tramite il santo omonimo poichè su oggetti di questo tipo non potevano che comparire dei santi. Alcuni studiosi di conseguenza inquadrano la datazione nell'ambito del patriarcato di Teofilatto. La formula citata dall'iscrizione lungo l'orlo si riferisce alle parole pronunciate nella consacrazione del vino, non però secondo la liturgia tradizionale ma seguendo quella di San Giovanni Crisostomo e di San Basilio, salvo una piccola variante
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente ecclesiastico
  • NUMERO D'INVENTARIO 69
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA PSMVE
  • ENTE SCHEDATORE Regione Veneto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2013
  • ISCRIZIONI lungo la fascia dell'orlo - ΠΙΕΤΕ ΕΞ ΑΥΤΟΥ ΠΑΝΤ ΤΟΥΤ Μ EET TO AIMA Τ ΤΗC Κ[AI]ΝHC ΔΙΑΘΗΚΗC ΤΟ ΥΠΕΡ YM K ΠΟΛΛΩN ΕΚΧΥΝΟΜ EIC ΑΦΕCIN ΑΜΑΡΤ - maiuscoli - a smalto - greco
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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