Tavola delle affinità
1766
La tavola mostra le affinità chimiche tra le diverse sostanze e orientava il preparatore dei rimedi farmaceutici nell'individuazione dei reagenti più atti a combinarsi tra loro. Le sostanze sono indicate mediante i tradizionali simboli alchemici, ancora in ampio uso alla metà del Settecento.
- FONTE DEI DATI Museo Galileo di Firenze
- OGGETTO Tavola delle affinità
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CLASSIFICAZIONE
CHIMICA ANALITICA
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Castellani
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola delle affinità chimiche tra le diverse sostanze fu commissionata intorno al 1766 dal farmacista Franz Hubert Höfer per la spezieria granducale di Firenze. Realizzata probabilmente per iniziativa di Pietro Giuntini, faceva parte, alla fine del Settecento, della strumentaria del Laboratorio di chimica del Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze. La tavola è modellata sulla "Table des differents Rapports observés entre differentes substances" (Parigi, 1718) di Etienne-François Geoffroy, dalla quale si differenzia per l'aggiunta di una diciassettesima colonna. Da notare che nella tavola fiorentina non compare il simbolo dell'aria. Ciò significa che essa venne disegnata in una fase nella quale non si era ancora acquisita piena consapevolezza della funzione dell'aria in quanto sostanza chimicamente attiva, capace perciò di combinarsi con i solidi e i liquidi. Una tavola simile a quella fiorentina si ritrova tra le Planches della grande "Encyclopédie" di Diderot e D'Alembert.
- TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- NUMERO D'INVENTARIO 1899
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA S155
- ENTE SCHEDATORE AI635
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0