Compasso militare

sec XVI

Il compasso, a forma di pugnale, serviva per compiere operazioni geometriche, topografiche e militari. La lama del pugnale è formata da due parti che si aprono come le gambe di un compasso. Nel pomo dell'impugnatura era collocata una bussola con orologio solare, ora mancante, mentre all'interno delle lame si trovano due asticelle graduate, una delle quali pieghevole, che servono a compiere misure in palmi e braccia fiorentine e a usare il compasso come archipenzolo. Nella guaina si trovava una squadra che permetteva di applicare lo strumento alla misura delle altezze, delle pendenze, delle distanze e delle profondità. In artiglieria il pugnale veniva usato per regolare l'alzo dei cannoni e per misurare il calibro e il peso dei proiettili. Ancora ad uso militare era destinato un cerchio goniometrico diviso in otto settori di 45° che, applicato all'impugnatura, consentiva di rilevare le fortezze e disegnarne la pianta.

  • FONTE DEI DATI Museo Galileo di Firenze
  • OGGETTO Compasso militare
  • CLASSIFICAZIONE RILEVAMENTO
    CALCOLO
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Castellani
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo oggetto dall'apparenza di un'arma, ma che dissimula al suo interno uno strumento polifunzionale, proviene dalla collezione personale di Vincenzo Viviani, ed è molto simile a quello illustrato in un manoscritto conservato tra gli appunti di Bartolomeo Ammannati (Firenze, Biblioteca Riccardiana, Edizioni rare 120, c. 95). Il raffinato strumento di misurazione, ideato presumibilmente da un anonimo soldato o da un ingegnere militare della corte medicea, riproduce perfettamente la forma e le dimensioni di un pugnale da duello, e le sue funzioni sono dettagliatamente illustrate in un manoscritto intitolato "Discorso sopra alle misure che fa un pugnale". Questo strumento faceva parte della collezione personale di Vincenzo Viviani, che lasciò in eredità all'Ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze. L'intera collezione fu in seguito venduta dall'Ospedale al Museo di Fisica e Storia Naturale e ivi depositata il 26 ottobre 1895, entrando a far parte del nucleo storico del Museo degli Strumenti Antichi di astronomia e di fisica.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA  proprietà Ente pubblico non territoriale
  • NUMERO D'INVENTARIO 1277
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA S155
  • ENTE SCHEDATORE AI635
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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