Lente
Questa lente ustoria realizzata a Dresda da Benedetto Bregans, ha una focale di 1580 mm ed è montata in una cornice di legno dorato. Un'altra lente, più piccola, funziona da condensatore e può essere posizionata rispetto alla prima tramite un meccanismo di scorrimento lungo la guida di supporto. Oltre il condensatore si trova un piattello metallico orientabile, atto a sostenere i campioni da bruciare. La montatura di legno su tavolino munito di rotelle, datata 1767, è opera dell'artigiano fiorentino Francesco Spighi, mentre le parti metalliche sono firmate da Gaspero Mazzeranghi. La montatura consente di spostare e ruotare la lente in orizzontale. Il dispositivo a ingranaggio e vite senza fine, permette invece, agendo su una manovella, di puntare la lente rispetto alla verticale.
- FONTE DEI DATI Museo Galileo di Firenze
- OGGETTO Lente
-
CLASSIFICAZIONE
CHIMICA
OTTICA
ASTRONOMIA
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Castellani
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il costruttore Benedetto Bregans, del quale non si hanno notizie certe, donò la lente al Granduca Cosimo III de' Medici. Lo strumento fu usato nel 1694-95 da Giuseppe Averani e da Cipriano Targioni per esperienze sulla combustione, poi, nel 1814, da Humphrey Davy, quando venne a Firenze con Michael Faraday, per compiere ricerche sulla natura chimica del diamante. I risultati della loro ricerca vennero pubblicati in un articolo apparso nelle "Philosophical Transactions". Infine, nel 1860, Giovan Battista Donati collocò la lente in un apposito tubo conico (Inv.582), come condensatore della luce delle stelle nelle osservazioni delle strie scure presente nei loro spettri stellari.
- TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- NUMERO D'INVENTARIO 2545
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA S155
- ENTE SCHEDATORE AI635
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0