Perpendicolo

1590 (?)

Perpendicolo costituito da due lunghe aste di acciaio, complete di traguardi sagomati alle estremità. Le aste in prossimità del corpo dello strumento si biforcano ricoprendo la base dello strumento stesso, alla quale sono avvitate e della quale seguono il disegno. Le viti passanti sono costituite da una testa tozza e munita di quattro rilievi (una danneggiata) e si incastrano all'interno di una rondella romboidale sagomata a fogliami che attualmente sembra fissata all'asta. Lo strumento di ottone è diviso in due parti. La parte superiore è costituita dalla base di ottone situata all'interno delle suddette aste e innestata al centro nella parte inferiore. La parte superiore presenta tre fessure, una al centro e due in corrispondenza della base, divise, su una sola faccia, 65-5, 5-65; entro le fessure erano posizionati altrettante viti senza fine lungo le quali scorreva un cursore (viti senza fine e cursori mancanti). Le superfici della parte superiore sono decorate su entrambe le facce con fitte quadrettature in chiaroscuro e rilievi a fogliami. Ai bordi sono raffigurati due mostri marini la cui coda forma il ricciolo nel quale termina lo strumento. I due riccioli terminali sono uniti da una incisione a forma di fascia, sopra e sotto la quale sono raffigurati diversi tipi di frutta e verdura (pere, rape e melograni). Tra i due riccioli è sistemato un doppio disco attraversato da un perno sopra al quale si trova l'anello di sospensione. La parte inferiore è costituita da un peso piriforme con base a punta e collo sottile al quale aderiscono le due aste d'acciaio, ed è attraversato da due perni che fissano la parte superiore. Anche questa parte inferiore è riccamente decorata con volute e fogliame.

  • FONTE DEI DATI Museo Galileo di Firenze
  • OGGETTO Perpendicolo
  • CLASSIFICAZIONE CALCOLO
    RILEVAMENTO
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Castellani
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il costruttore dello strumento è sconosciuto. Sappiamo però che Antonio Santucci, lettore di matematiche, astronomo e cosmografo, nel "Trattato di diversi strumenti matematici che si conservano al presente nella Guardaroba del Gran Duca di Toscana" (manoscritto databile tra maggio 1593 e aprile 1594), illustra lo strumento e le sue operazioni.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA  Proprietà Ente pubblico non territoriale
  • NUMERO D'INVENTARIO 148
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA S155
  • ENTE SCHEDATORE AI635
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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