Il Museo del Bargello

a cura di Benedetta Matucci, pubblicato il 07/10/2021

Il Museo Nazionale del Bargello ha sede nell’antico Palazzo del Podestà di Firenze dove fu inaugurato, con regio decreto del 22 giugno 1865, quale primo Museo Nazionale italiano dedicato alle arti del Medioevo del Rinascimento.  Il Museo si snoda sui tre piani dell’edificio e conserva opere di Donatello, di Luca della Robbia, del Verrocchio, di Michelangelo, del Cellini, di Giambologna e Gian Lorenzo Bernini. Nelle sale del palazzo si possono ammirare le preziose raccolte di bronzetti, arte islamica, maioliche, cere, smalti, medaglie, avori, arazzi, sigilli e tessili.

Il Palazzo del Podestà di Firenze, sede del Museo Nazionale del Bargello Museo del Bargello
Il Palazzo del Podestà di Firenze, sede del Museo Nazionale del Bargello

A partire dall'anno della fondazione del museo sono confluite nel palazzo alcune delle più importanti sculture del Rinascimento, tra le quali capolavori di Donatello, di Luca della Robbia, del Verrocchio, di Michelangelo, del Cellini, per la maggior parte provenienti dalla raccolta mediceo-granducale. In seguito il museo si è arricchito con superbi esemplari di bronzetti, maioliche, cere, smalti, medaglie, avori, arazzi, sigilli e tessili, anche questi provenienti in parte dalle collezioni medicee, dai conventi soppressi e da privati. Fra i lasciti più rilevanti si ricorda la donazione di Louis Carrand, antiquario di Lione, che nel 1888 legò al Bargello la sua raccolta di oltre 2500 opere fra arti decorative e pitture. Il Museo si snoda sui tre piani dell’edificio: al piano terra si può ammirare la fascinosa veduta d’insieme del cortile e la Sala di Michelangelo con le sculture del Buonarroti, di Cellini, Giambologna, Ammannati. Al primo piano si trova l’imponente Sala di Donatello con le più celebri opere dell’artista fiorentino (David, Attis, San Giorgio, Marzocco), le sculture maiolicate di Luca della Robbia, le formelle bronzee di Ghiberti e Brunelleschi; allo stesso livello seguono in varie sale le raccolte di arte islamica, della donazione Carrand, la Cappella (con la più antica effige di Dante Alighieri), la Sala degli Avori, la Sala del Trecento, la Sala delle Maioliche. All’ultimo piano si trova una delle principali raccolte di capolavori di Andrea e Giovanni della Robbia, la Sala dei Bronzetti, la Sala di Verrocchio, la Sala del Medagliere, la Sala dell’Armeria dove sono esposti i pezzi sopravvissuti alla dispersione dell’armeria medicea.

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