Ipogei femminili dal territorio di Perugia conservati al MANU

a cura di Lisa Piccioloni

A Perugia sono attestati in età ellenistica ipogei che hanno la particolarità di riconoscere un carattere esclusivo alle tombe, stabilito sulla base del sesso; si hanno quindi complessi funerari riservati esclusivamente alla linea maschile della famiglia e complessi destinati a quella femminile.


All'interno del Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria (MANU) sono conservati numerosi reperti, in particolare urne funerarie, provenienti dagli ipogei di Perugia e del suo territorio; in genere i defunti venivano seppelliti all'interno di tombe familiari, in cui trovavano posto i membri della gens titolare del sepolcro e le donne entrate in famiglia con il matrimonio. A Perugia oltre a tombe di tipo familiare sono attestati in età ellenistica ipogei che hanno la particolarità di riconoscere un carattere esclusivo alle tombe, stabilito sulla base del sesso; si hanno quindi complessi funerari riservati esclusivamente alla linea maschile della famiglia e complessi destinati a quella femminile. La mancanza di mogli, figlie e sorelle all'interno degli ipogei maschili risponde ad una logica comportamentale ben definita, che trova la sua motivazione nel ruolo attribuito alla donna nella politica matrimoniale dei ceti dirigenti. Ne deriva dunque una società che da una parte raccoglie la linea genealogica maschile appartenente interamente ad una famiglia, con l'unica eccezione delle figlie non sposate, dall'altra istituisce tombe parallele per le donne che hanno per convenzione sociale due appartenenze differenti e, quindi, due diverse strutture familiari, quella di origine e quella matrimoniale. Esemplari in questo senso i due sepolcri dei Velimna e dei Nufrzna, che costituiscono un gruppo relativo al medesimo sistema parentelare, accogliendo il primo i membri interni alla famiglia, ossia gli uomini e le donne non sposate, il secondo, le cui urne sono conservate al MANU, le donne che fungono da nesso con i diversi gruppi gentilizi collegati. Oltre alle urne della gens Nufrzna sono conservate al MANU altre deposizioni funerarie, appartenenti ad ipogei ad esclusivo uso femminile, che si dividono in tombe contenenti donne legate da parentela matrilineare diretta, per una (Ipogei delle famiglie Aulni, Veti e Velchzna e una tomba del Palazzone) o più generazioni (Ipogeo di S. Lucia, con urne pertinenti a cinque generazioni, e di Casaglia, con deposizioni di quattro). Peculiare il caso dell'Ipogeo di donne della famiglia Śelvathri, in cui sono seppellite madri e figlie per quattro generazioni e una donna imparentata con la capostipite. È dunque evidente come le tombe ad esclusiva destinazione femminile siano una caratteristica della città di Perugia; del resto, attestazioni di questo tipo sono assai rare negli altri centri etruschi e spesso collegate alla sfera del sacro, come nel caso della Tomba delle Iscrizioni di Vulci, in cui le donne non sono legate soltanto da alleanze matrimoniali, ma anche in quanto sacerdotesse o matronae nel culto delle divinità. Al MANU sono conservate due urne rinvenute insieme ad una terza non musealizzata presso Cetona, nel territorio chiusino, che rappresentano una piccola unità matrilineare costituita dalla madre e dalle sue due figlie.

Bibliografia

Lippolis Enzo, L'ipogeo dei Velimna-Volumni al Palazzone di Perugia: un caso di rappresentazione familiare e il problema interpretativo,, (a cura di) L. Cenciaioli, L'ipogeo dei Volumni. 170 anni dalla scoperta, Atti del Convegno di studi (Perugia, 10-11 giugno 2010), Città di Castello, 2011 , pp. 135-166.

Massa-Pairault Françoise-Hélène, Considerazioni sulla cultura di Perugia ellenistica: esame di un problema, Annali Faina, vol. IX, 2002 , pp. 497-515

Nielsen Marjatta, Common Tombs for Women in Etruria: Buried Matriarchies?, (a cura di) P. Setälä - L. Savunen, Female Networks and the Public Sphere in Roman Society, Acta Instituti Romani Finlandiae XXII, Roma, 1999 , pp. 65-136

Bibliografia in rete

Etruschi, riti simboli e religione, 30/11/2020 (LINK)

Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria, 30/11/2020 (LINK)

Testimonianze archeologiche nel territorio dell'Umbria, 30/11/2020 (LINK)