Scuola di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza

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  • DESCRIZIONE Il "Collegio Navale IV Novembre", attuale Scuola di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, è stato costruito a partire dal 1934 su progetto dell'architetto Giuseppe Boni (Carrara 1884-1936) - docente presso il Politecnico di Milano, la Regia Scuola di Architettura di Roma, Accademico di San Luca e vicesegretario del Sindacato Nazionale Fascista degli architetti - per accogliere gli orfani dei salariati degli enti locali, i figli di famiglie numerose e gli allievi di diverse scuole: elementari, ginnasio, avviamento al lavoro e scuole professionali marittime. L’edificio nei suoi vasti spazi poteva ospitare circa 400 allievi. L’architetto carrarese per il cantiere ostiense utilizzò, oltre il pavonazzetto e il travertino di Rapolano di Tivoli, i marmi della sua zona di origine tra cui il bardiglio delle cave della Ciregiola e il bianco delle cave di Ravaccione. Fortemente voluto da Benito Mussolini, il quale avviò ufficialmente i lavori di costruzione il 9 dicembre 1934 (Giornale Luce B0573 del novembre 1934), l’ex collegio navale venne inaugurato alla presenza del Duce il 4 novembre 1936 (Giornale Luce B0990 dell'11/11/1936). Alla morte di Boni, avvenuta nel marzo del 1936, l’Istituto Nazionale Fascista Dipendenti Enti Pubblici, all’epoca proprietario dell’immobile, incaricò Gustavo Giovannoni (Roma 1873-1947) di dirigere l’ultimazione dei lavori. La seconda inaugurazione si tenne, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III il 14 aprile 1937 (Giornale Luce B1079 del 21/04/1937), in concomitanza con l’inizio dei primi corsi degli allievi marinai. La documentazione grafica e fotografica del complesso, in gran parte conservata a Roma presso il Centro di Studi per la Storia dell’Architettura, consente di ricostruire tutte le fasi progettuali e costruttive della struttura, trasformata in seguito all’abbattimento della torre centrale, demolita dai tedeschi il 13 dicembre 1943 in quanto punto di riferimento per eventuali sbarchi delle truppe alleate. Gli eventi bellici causarono anche la distruzione di una decorazione murale sulle pareti dell’atrio, realizzata da Antonio Giuseppe Santagata (Genova 1888-Mulinetti 1985), raffigurante alcuni episodi a tematica fascista a Roma e nella zona dell’Agro pontino. Gli affreschi del pittore genovese sono visibili nel filmato dell’Istituto Luce del 1936 (Giornale Luce B0990 dell'11/11/1936) e sono citati sia nell’articolo di G. Di Giacomo, Il Collegio “IV Novembre” al Lido di Roma, in “L’Urbe”, III, dicembre 1936, p. 12, sia nelle successive pubblicazioni sull’artista tra cui la recente voce nel Dizionario Biografico degli Italiani (https://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-giuseppe -santagata_%28Dizionario-Biografico%29/). La struttura, parzialmente abbandonata nel dopoguerra, è stata oggetto di un primo intervento di ripristino nel 1977, anno in cui la Guardia di Finanza prese in locazione lo stabile di cui è diventata proprietaria nel 1992. Da allora l’immobile è la sede della Scuola di Polizia Tributaria che ha promosso ulteriori interventi di ripristino e ristrutturazione, affidati alla società di costruzione Donati S.p.a. L’edificio riflette tipologicamente le caratteristiche delle accademie militari come mostra la disposizione dei diversi corpi di fabbrica; quello principale è caratterizzato da un portico di ingresso, inquadrato da due monumentali statue, e da due blocchi a esso ortogonali che proseguono sul retro racchiudendo il cortile dove è collocata una fontana con obelisco. Il complesso aderiva alle scelte e strategie comunicative del regime che doveva educare i giovani culturalmente e fisicamente affinché fossero in grado di fronteggiare eventuali emergenze belliche. Le opere che ornano la scuola - dalle già citate statue colossali di Giuseppe Tonnini (Loreto 1875-Roma 1954) e Sergio Vatteroni (Carrara 1890-1975), fino alle iscrizioni latine che campeggiano sull’architrave di due corpi di fabbrica sul retro, un tempo utilizzati rispettivamente come palestra e teatro, e sulla cancellata d’ingresso anteriore - rispondevano perfettamente ai principi formativi del regime. Di particolar interesse la presenza della Goletta "Santa Maria", una nave scuola interamente realizzata in cemento armato e utilizzata per far esercitare gli studenti che avrebbero intrapreso professioni marittime. All'interno, in due aule al pianterreno, si può ammirare un interessante ciclo pittorico di Lorenzo Viani (Viareggio 1882-Lido di Ostia 1936) dedicato alla tematica marina. Sull’ex collegio navale cfr.: B. Coccia, Le caserme storiche della Guardia di Finanza nel Lazio, Roma 2007, pp. 249-262; L. Creti, Il Lido di Ostia (Itinerari dei musei, gallerie, scavi e monumenti d’Italia, nuova serie, 84), Roma 2008, pp. 71-76; M. Docci, L’espansione verso l’entroterra e il Collegio Navale IV Novembre, in Centenario Roma Marittima. Cento anni di Architettura, Atti del Convegno (Roma, Sala Riario Episcopio di Ostia Antica, 27 novembre 2015), a cura di M. Atzeni, F. Marchetti, Roma 2016, pp. 23-31; La Scuola di Polizia Economico-Finanziaria nella caserma “IV Novembre”: 20 anni di storia, a cura della Guardia di Finanza, Roma 2020. Sono state inoltre particolarmente utili le informazioni raccolte in “Cenni Storici della Caserma IV Novembre” dal brigadiere capo Q.S. Paolo Mereu e le comunicazioni orali del M.llo. Leonardo Parisi. Su Giuseppe Boni si veda: M. Biancale, L'architetto Giuseppe Boni (1884-1936), Roma 1936, in part. pp. 19-22; G. Ceppellini, Boni, Giuseppe, in Künstler Lexicon, vol. 12, 1996, pp. 545-546

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DOVE SI TROVA

indirizzo Lazio , Roma (RM)